Giuseppe Dorice è il bimbo di sette anni ucciso a bastonate il 27 gennaio 2019 a Cardito, in provincia ci Napoli, dal patrigno Tony Essobti Badre. Il corpo del piccolo potrebbe essere riesumato e quindi sottoposto ad altri accertamenti.
A novembre 2021 la Corte di Assise di Napoli ha conferito il mandato a due consulenti esperti nel settore. L’idea è quella di accertare le cause del decesso e possibilmente l’ora della morte del piccolo. Intanto il secondo grado del processo sarebbe in corso, da qui l’eventuale esigenza di dare vita a un secondo esame autoptico.
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Nel frattempo i giudici avrebbero parlato di un’autopsia, ma soltanto se necessaria, così come un esame clinico sulla sorellina del povero Giuseppe. La piccola sarebbe vittima infatti di maltrattamenti e pestaggi anche a febbraio 2019, proprio il giorno in cui perse la vita suo fratello.
Bimbo ucciso a bastonate a Cardito, il caso della morte del piccolo Giuseppe
Nel frattempo la prossima udienza del processo in secondo grado è fissata per il 16 marzo 2022. Il giudizio in primo grado ha condannato il patrigno Tony Essobti Badre all’ergastolo, l’ex compagna e madre dei piccoli è stata condannata a sei anni di reclusione. Valentina Casa sarebbe stata ritenuta colpevole in primo grado di aver omesso numerosi dettagli sulla morte del piccolo, così come i maltrattamenti e il tentato omicidio ai danni della figlia.
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L’eventuale autopsia sul corpo di Giuseppe, stessa cosa dicasi per l’esame clinico della sorellina, sarebbero al momento soltanto ipotesi. I giudici starebbero lavorando per chiarire cosa sia accaduto e fare finalmente luce sul caso.