Boris Johnson è nei guai per lo scandalo party. Mentre il Regno Unito era in lockdown, a Downing Street si festeggiava con canti e balli. Questa mattina un flash mob per prendere in giro il Primo Ministro, ieri le sue scuse alla regina Elisabetta.
Avete mai visto Boris Johnson ballare in giacca e cravatta davanti al 10 di Downing Street a Westminster. Fino a questa mattina nessuno. Ma poi un insolito flash mob ha radunato una trentina di persone davanti alla casa del Primo Ministro inglese. Con maschere, parrucche bionde e cravattine nere, hanno ballato e urlato lo slogan “Mi chiamo Boris, questo è un evento di lavoro”.
I’m digging the new British protest vibe pic.twitter.com/Wpgdh1ifjM
— ian bremmer (@ianbremmer) January 14, 2022
Il riferimento al così detto party-gate, lo scandalo delle feste organizzate proprio a Downing Steeet durante il lockdown. Mentre tutto il Regno Unito era chiuso in casa, nella paura nel dolore per le vittime, nella sede di Boris Johnson si mangiava, ballava e cantava. L’ultimo affondo al Primo Ministro è arrivato dal Telegraph. Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico, il 16 aprile 2020, una trentina di persone hanno festeggiato l’addio di James Slack, che in quel periodo era il capo ufficio stampa di Johnson. Slack aveva lasciato l’incarico a Downing Street per occupare la poltrona di vice direttore del Sun . La festa si è svolta esattamente la sera prima del funerale del Principe Filippo, consorte della regina Elisabetta.
Proprio per questo, e per tutti gli altri scandali legati alla vicenda dei party, Boris Johnson si è scusato direttamente con Backingam Palace e con la regina in persona. Nei giorni scorsi, il Primo Ministro si è scusato anche in Parlamento, dicendo che pensava fossero solo eventi di lavoro. Di qui lo slogan della manifestazione di protesta di questa mattina davanti a Downing Street.
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Boris Johnson, scandalo party: la richiesta di dimissioni
Su Boris Johnson, sempre più al centro della bufera, stanno arrivando da più parti richieste di dimissioni. Il partito laburista ha chiesto che il Primo Ministri lasci l’incarico, dopo le pesanti rivelazioni di questi ultimi giorni. Ma anche tra i conservatori l’idea delle dimissioni comincia a convincere. Il timore, infatti, è che le continue indiscrezioni sui comportamenti di BoJo possano mettere in cattiva luce tutto il partito.