Prima due o tre ragazzi si avvicinavano alle vittime, poi il branco le circondava, mentre altri facevano da “paravento” per evitare che passanti e polizia intervenissero: ecco come agiva il branco che ha abusato di 9 ragazze a Capodanno a Milano.
Avevano messo a punto una tecnica ben precisa per assaltare giovani ragazze che la notte di Capodanno stavano festeggiando in piazza Duomo. In due o tre si avvicinavano alle vittime scelte tra la folla con fare amichevole. “Come sei bella, vuoi uscire con me?“, “Dai, dammi un bacio“. Qualche frase scherzosa, perfino galante. Poi scattava la trappola.
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È questo il modo in cui un gruppo composto da una trentina di ragazzi ha assaltato nove giovani vittime in piazza Duomo a Milano. Mentre le ragazze parlavano con chi le adescava, altri giovani si mettevano davanti a loro e facevano finta di festeggiare, scherzare e abbracciarsi. “Facevano caciara per evitare che i passanti o poliziotti si accorgessero di cosa stava succedendo“, raccontano gli investigatori.
Le modalità dell’aggressione di Capodanno a Milano
Intanto alle loro spalle il branco accerchiava le vittime, sorprendendole alle spalle. E qui iniziava l’incubo. Le ragazze si ritrovavano le mani dappertutto. Collant lacerati, maglioni strappati, jeans abbassati. Diverse ragazze si sono ritrovate semi spogliate, quando gli agenti sono andati in loro soccorso e hanno messo in fuga gli aggressori.
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Due gli episodi più gravi. Si tratta della 19enne che è stata aggredita intorno all’1.30 in via Mazzini all’angolo con piazza Duomo, spogliata e aggredita. Anche le due amiche che erano con lei sono state aggredite. “Si è trattata di una violenza quasi completa“, riferiscono gli inquirenti. Anche una delle giovani assaltate in Galleria Vittorio Emanuele ha subito pesanti molestie.
Non tutti i componenti del branco sono stati ancora individuati. Due di loro – un 19enne e un 21enne – sono stati fermati nella notte. Sono di origine straniera e senza fissa dimora. Proprio grazie alla loro rete di conoscenze all’estero, stavano pianificando la fuga. Sono stati identificati grazie ai vestiti che indossavano la notte di San Silvestro, di cui non si erano liberati, dalle chat degli indagati e dai video della piazza.
Capodanno a Milano, gravi indizi per i giovani fermati
La Procura di Milano ha ascoltato comunque il racconto di una delle vittime delle aggressioni subite durante il Capodanno in piazza Duomo. “Posso dire che tutto intorno era uno schifo, c’erano molti ragazzi e chiunque passasse si prendeva la libertà di mettere le mani addosso“, ha dichiarato la ragazza alle forze dell’ordine. La sua amica cercava di proteggersi con il giubbotto stretto sul petto, era “rannicchiata per terra piena di lividi”, come riportato dagli inquirenti.
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Intanto ai due fermati è stata contestata la violenza sessuale di gruppo, dopo quanto accaduto alle ragazze presso l’angolo con via Mazzini. Una di loro sarebbe stata “sollevata da terra, immobilizzata e poi rapinata di borsa e cellulare“. Nei confronti dei due giovani fermati gli inquirenti avrebbero raccolto “gravi indizi di colpevolezza” per l’aggressione avvenuta a pochi passi dalla Loggia dei Mercanti.