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Sport

Mario Balotelli, il “miglior nemico” dell’attaccante: il ricordo d’infanzia non lascia dubbi

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Andrea Desideri

Mario Balotelli riparte dalla Turchia, con Montella le cose sembrano andare bene, ma alcune testimonianze confermano quanto sia divisivo.

Balotelli commosso (Getty Images)

Mario Balotelli è volato in Turchia. Una scelta (obbligata) per mettere distanza fra sé e il proprio passato: tante occasioni, spesso sprecate, a causa di una disciplina che è sempre venuta meno. Ragazzo dal potenziale incredibile, ma dalla testa calda. Mai in grado di empatizzare definitivamente con un ambiente, essere importante in uno spogliatoio: partite da ricordare, quelle sì, ma anche momenti da cancellare. Ombre pesanti sulle luci della ribalta che gli hanno intimato – per certi versi – di cambiare aria. Dopo la tempesta, però, torna sempre il sereno. Anzi, l’azzurro.

Quello che Mario spera di ritrovare con Mancini, già suo allenatore ai tempi di City e Inter, in tempi di Mondiali. Il cammino per arrivare in Qatar è ancora tortuoso e Balo – come sono soliti chiamarlo – spera di poter dare una mano. Così da mostrare ancora una volta gli addominali, come fece in un gol risolutivo agli Europei di qualche tempo fa contro la Germania.

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Balotelli, il “miglior nemico” è un campione: il volto noto

Le lacrime dell’ex Inter e Milan (Getty Images)

Il passato non si cancella, ma è possibile – con costanza e abnegazione – ridisegnare il presente: certe ferite si rimarginano un po’ alla volta, anche se non sempre basta. Proprio ai tempi del City, in cui Roberto Mancini allenava SuperMario, il centravanti aveva spaccato la tifoseria tra prestazioni altalenanti e colpi di testa non sempre tollerabili.

Un giornalista ha intercettato un gruppo di ragazzi – che facevano parte delle giovanili del City – per chiedere loro cosa ne pensassero del campione: “Gioca bene, ma si comporta male”. La risposta piccata arriva direttamente da un talento dei Citizens che, con il tempo, sarebbe diventato un astro nascente della Premier. Sempre con il City. Si tratta di Phil Foden. A volte ritornano, forse per Mario è meglio di no.

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