Golden Globe 2022, il celebre concorso cinematografico – che normalmente anticipa gli Oscar – è andato in scena senza troppo clamore.
Si voleva far calare l’oblio sull’edizione dei Golden Globe numero 79 e così è stato: le motivazioni sono di vario genere e restano, secondo alcuni, opinabili. Non c’entra solo la variante Omicron e la paura del Covid, perchè – volendo – si poteva fare in streaming su larga scala come è accaduto (negli USA e non solo) per altro tipo di manifestazioni. Le ragioni, stavolta, sono di carattere etico e morale.
La stampa avrebbe deciso di ignorare il premio dopo le presunte accuse di brogli in relazione a determinati voti, rispetto ad alcune opere, che si vanno a sommare alla decisione – ampiamente confermata – che nessun membro membro di colore ha fatto parte della Hollywood Foreign Press Association. L’organo che decide le tendenze cinematografiche in base alle premiazioni da assegnare. Riconoscimenti che, quest’anno, sono stati resi noti esclusivamente sul sito ufficiale dell’evento.
Leggi anche – Milano, esplosioni e fiamme tra auto e container | VIDEO
Golden Globe: i premi dell’ultima edizione fra l’oblio e il non detto
l’Italia, nello specifico, attendeva trepidante per Paolo Sorrentino: “È stata la mano di Dio” in pole per gli Oscar non ha ottenuto il Golden Globe come miglior film straniero. Titolo insignito da Ryusuke Hamaguchi con “Drive my Car”.
Leone d’Argento a Venezia, “Il Potere del Cane” di Jane Campion trionfa anche in questa edizione dei Golden Globe che, non sarà mediaticamente appetibile, ma funziona e Netflix sorride ancora una volta per la produzione. Il colosso dello streaming, fra Sorrentino e Campion, fa man bassa di premi. In diverse occasioni.
Restando sulla contemporaneità Steven Spielberg spariglia le carte portandosi a casa il premio per la Miglior Commedia grazie al remake di West Side Story. Golden Globe anche alle due attrici Rachel Ziegler e Ariana De Bose, rispettivamente in qualità di Miglior attrice Protagonista e Non Protagonista.
Protagonisti vincenti anche Will Smith e Nicole Kidman che hanno sbaragliato la concorrenza grazie a “King Richard – Una famiglia Vincente” e “Being the Ricardos”. Soddisfazione, in tal caso, anche per Amazon Prime Video. Le premesse, in vista degli Oscar, sono ottime. Anche se tutto il resto deve essere, quantomeno, rivisto per placare determinate prese di posizione che non sempre giovano alla rinascita di eventi globali. In particolare dopo una pandemia che ha bloccato il mondo, ma non le proprie passioni.