Plastica, al via la rivoluzione verde voluta dall’Unione europea. Dal 14 gennaio scatta il divieto per la plastica monouso. Ecco le regole, i divieti e le sanzioni.
Scatta la rivoluzione verde dell’Unione europea. Dal prossimo venerdì entra ufficialmente in vigore la legge che vieta l’uso della plastica monouso, non biodegradabile e non compostabile. L’obiettivo è quello di arginare l’inquinamento dovuto alla plastica, soprattutto in fiumi, laghi, mari e oceani. L’Italia darà così attuazione alla direttiva antiplastica Sup (Single use plastic).
Il provvedimento riguarda piatti, posate, bicchieri, cannucce e cotton fioc. E ancora palloncini e relativi bastoncini, borse di plastica, contenitori per bevande con capacità fino a tre litri, compresi tappi e coperchi, tazze e contenitori per bevande in polistirolo espanso, bottiglie per bevande con capacità fino a tre litri e altro. Insomma la lista è lunga, resta tuttavia la possibilità di esaurire le scorte.
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Stop a plastica monouso, le sanzioni per i trasgressori
Il divieto per adesso non riguarda i prodotti in plastica lavabile, quindi riutilizzabili, che perdono la caratteristica di “usa e getta”. Nella sostanza il provvedimento restringe il consumo di quei materiali non in linea con la transizione energetica, che causano l’inquinamento di microplastiche dei nostri mari e di conseguenza finiscono nei nostri cibi.
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Le multe nei confronti di chi trasgredisce sono piuttosto salate: si prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria che va dai 2.500 euro ai 25.000 euro per “l’immissione sul mercato o la messa a disposizione di prodotti in violazione di quanto previsto dall’art. 5, comma 1”.