La Scala dei Turchi, la celebre scogliera di roccia bianca di Realmonte, è stata deturpata la scorsa notte con della polvere da intonaco di colore rosso. Il Procuratore Luigi Patronaggio ha aperto un’inchiesta nei confronti di ignoti per danneggiamento di beni avente valore paesaggistico .
Le indagini sono in corso. I carabinieri della compagnia di Agrigento, coordinati dal maggiore Marco La Rovere, hanno acquisito immagini dal sistema di videosorveglianza. La procura ha disposto esami sul materiale che ha deturpato la Scala dei Turchi di Realmonte, in provincia di Agrigento. La Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento ha già effettuato un sopralluogo in quella che è una delle scogliere più famose al mondo per accertarsi dell’entità del danno.
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Intanto il reato ipotizzato dal procuratore Luigi Patronaggio a carico di ignoti è di danneggiamento di beni avente valore paesaggistico. Secondo i tecnici della Soprintendenza per colorare di rosso la marna è stata utilizzata polvere di ossido di ferro. Un materiale che dovrebbe essere eliminato facilmente.
Il procuratore Luigi Patronaggio ha aperto una inchiesta ipotizzando il reato a carico di ignoti di danneggiamento di beni avente valore paesaggistico
Scriviamolo tutti sui nostri profili social come un siciliano si indigna a subire questo affronto. Delinquenti, "attentatori" della nostra storia e del nostro futuro#scaladeiturchi #sicilia pic.twitter.com/tSUg8rZoLa
— Salvo Veneziano (@SalvoVeneziano) January 8, 2022
La polvere da intonaco è una sostanza che si scioglie in acqua per verniciare esterni. “Condanniamo gli autori di tale gesto vigliacco che costituisce oltraggio non solo ad un bene paesaggistico di rara bellezza, ma anche all’immagine della nostra Isola – ha commentato il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci – Mi auguro che la magistratura possa giungere velocemente all’identificazione dei responsabili“.
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La Scala dei Turchi è stata al centro di un lungo contenzioso giudiziario, che aveva portato anche al sequestro del sito da parte della magistratura, tra il Comune di Realmonte e il proprietario di alcune particelle catastali, Ferdinando Sciabbarrà. Quest’ultimo di recente si è dichiarato disposto anche a cedere il bene a condizione che diventi una riserva naturale. Il promontorio, uno dei luoghi più conosciuti e visitati della Sicilia, candidato anche come patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, è tutelato da un vincolo paesaggistico.