Il presidente Mario Draghi ha contattato i vertici della Lega di Serie A, manifestando la preoccupazione per l’andamento dei contagi. La discussione si è spostata sull’ipotesi stop al campionato per un paio di settimane, ma al momento ciò non sarebbe stato preso in considerazione.
Mario Draghi ha chiesto al presidente della FIGC Gabriele Gravina di bloccare il campionato per due settimane, ragionando anche sulla riduzione della capienza degli stadi. Intanto la Lega di Serie A sarebbe al lavoro per valutare tutte le ipotesi del caso, partendo comunque dal tema protocolli e dall’uniformità di intervento delle varie Asl.
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Il colloquio telefonico fra Gravina e Draghi sarebbe stato cordiale e allo stesso tempo preoccupante, soprattutto per i dati espressi dal presidente del Consiglio sull’andamento dei contagi da Covid.
Lo stop dei campionati potrebbe riguardare anche le serie minori, attualmente la C è stata infatti rinviata, stessa cosa dicasi per i campionati dilettantistici che riprenderanno il 30 gennaio. Per quanto riguarda la Serie B sarebbero in corso delle discussioni a riguardo, discorso differente invece per il massimo campionato italiano, fitto di impegni per le varie competizioni.
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Interrompere i tornei avrebbe ovviamente delle ricadute di vario genere, soprattutto dal punto di vista economico. Adesso l’intenzione sarebbe quella di non fermarsi, ma gli scenari all’orizzonte potrebbero far precipitare tutto. Ipotesi porte chiuse per 2-3 settimane qualora le cose non dovessero migliorare.
La Lega Serie A ha diffuso un comunicato, spiegando di riporre “la fiducia di poter proseguire lo svolgimento delle proprie competizioni come da programma, grazie all’applicazione del regolamento organizzativo approvato ieri dal Consiglio di Lega“, si legge nella nota.
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Intanto la Lega Serie A spera che la riunione di mercoledì 12 gennaio possa “individuare in modo chiaro degli strumenti di coordinamento delle Asl territoriali per assicurare una gestione uniforme delle situazioni da Covid-19 nelle squadre“, conclude il comunicato.
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