Djokovic, la madre si schiera con il campione. Lo sfogo della donna per come stanno trattando suo figlio sfocia in accuse razziste.
Novak Djokovic, una carriera a rovescio. Il campione di tennis è finito nella bufera a causa della querelle sugli Australian Open, ma la vera diatriba è sul vaccino anti-Covid. Non prenderà parte alla nota manifestazione sportiva, questo è quanto trapela dalle autorità australiane dopo che gli era – almeno secondo le ricostruzioni dello stesso tennista – stata concessa un’esenzione. Niente vaccino contro il Covid, ma giochi lo stesso.
Questo è quanto era emerso nei giorni scorsi, facendo saltare sulla sedia tutto il mondo dello sport. Uno scacco matto alle regole vigenti che fa infuriare non solo i tennisti, ma un mondo che ormai va avanti a regole e dettami (come il Super Green Pass rafforzato) per poter avere una vita sociale. Il castello di carte rischiava di crollare se Djokovic avesse preso parte alla manifestazione sportiva: bloccato in tempo, ma ora a far discutere è la madre del campione.
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Djokovic, lo sfogo della madre diventa un caso
I genitori del tennista, com’è normale che sia data la parentela, sono contrari al comportamento che le autorità stanno adottando con il figlio. Già il padre ha promesso manifestazioni di piazza, la madre rincara la dose: “Lo stanno trattando in maniera disgustosa. Rinchiuso in un albergo piccolo. Roba da immigrati”.
La frase fa il giro del mondo e il torto, se prima era sportivo, ora diventa politico e sociale: le derive razziste della donna fanno paura ai media locali e se in un primo momento Djokovic poteva forse rimanere in Australia ancora qualche giorno, questa uscita ha accelerato ancor più il ritorno a casa. Le conseguenze mediatiche di tutto questo sono ancora da valutare, ma Djokovic e famiglia ne escono a pezzi. Il vaccino, a quanto pare, è diventato l’ultimo problema.