Inflazione, aumento dei prezzi trainato dai rincari delle bollette di luce e gas e dall’aumento del costo dei carburanti. A dicembre +3,9%, mai così alta dal 2008.
Continua la corsa dell’inflazione. Secondo i dati preliminari diffusi dall’Istat, i prezzi al consumo a dicembre sono cresciuti del 3,9% rispetto allo stesso mese dello scorso anno e dello 0,4% su base mensile. Il tasso del 3,9% è il più alto registrato dall’agosto del 2008, quando l’inflazione segnava un +4,1%. La ripresa dell’inflazione è essenzialmente trainata dai Beni energetici (+14,1%), spiega l’Istituto. Al netto degli energetici e degli alimentari freschi (inflazione di fondo), i prezzi al consumo aumentano dello 0,8% (+0,5% nell’anno precedente) e al netto dei soli energetici dello 0,7% (come nel 2020).
In crescita anche i prezzi del cosiddetto ‘carrello della spesa’, i costi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona raddoppiano la loro crescita dal +1,2% di novembre al +2,4% di dicembre, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto aumentano dal +3,7% di novembre al +4% attuale.
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Inflazione, l’allarme del Codacons: “Vera e propria emergenza prezzi”
L’inflazione al 3,9% determina una stangata media da +1.198 euro annui a famiglia. E’ quanto affermato dal Codacons a commento dei dati diffusi oggi dall’Istat. “Siamo in presenza di una vera e propria emergenza prezzi in Italia, destinata purtroppo ad aggravarsi nei prossimi mesi. I numeri forniti oggi dall’Istat confermano l’allarme rincari lanciato a più riprese dal Codacons, e attestano come prezzi e tariffe siano schizzati alle stelle nell’ultimo periodo dell’anno“, ha spiegato il Presidente del Codacons Carlo Rienzi.
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In totale la famiglia tipo italiana nel 2021, a causa del tasso di inflazione medio all’1,9% registrato l’anno passato, ha dovuto sborsare 584 euro in più per l’aumento dei prezzi al dettaglio, con punte di +758 euro annui per un nucleo con due figli. “Questi numeri sono destinati ad aggravarsi in considerazione dei rialzi delle bollette di luce e gas scattati l’1 gennaio, e che determineranno una ondata di rincari in tutti i settori“, conclude Rienzi.