Le bandiere nel calcio sono sempre meno presenti in tutto il mondo. Con l’addio di Lorenzo Insigne dal Napoli, attratto da un contratto faraonico in MLS, cade un altro punto di riferimento dei tifosi romantici. Storia che si ripete. Ma quali sono gli altri grandi capitani che hanno abbandonato la propria squadra per un contratto migliore?
Lorenzo Insigne non è il primo e probabilmente non sarà l’ultimo caso di bandiera che viene inaspettatamente ammainata. Per il talento napoletano è arrivato il momento di trasferirsi altrove, dopo aver esaudito il desiderio di giocare per la squadra della propria città, il Napoli. Il funambolico attaccante partenopeo, negli anni, è riuscito ad imporsi con la maglia azzurra scalando le gerarchie e diventando capitano. Per tanti è stato l’orgoglio di Napoli, l’emblema di una città che riusciva ad emergere, a farsi carico di una appartenenza territoriale, ed in grado di contrastare il potere calcistico delle squadre del nord e delle romane.
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Il suo addio ha già spaccato i tifosi, con una parte di questi che lo giustifica “E`quello che deve fare un professionista“, mentre l’altra metà lo critica per aver preferito il denaro alla maglia.
Sono ancora fresche le lacrime di un altro capitano che nessuno pensava potesse cambiare maglia. Dopo vent’anni di militanza Leo Messi ha detto addio al Barcellona. Forse il colpo più duro di sempre se si guarda alle bandiere che hanno lasciato. L’addio della scorsa estate è arrivato come un fulmine a ciel sereno. I problemi economici del club blaugrana, con conseguente mancato accordo economico con la pulce, e l’offerta imponente del Paris Saint Germain hanno creato le condizioni perfette per un trasferimento inaspettato.
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E se si parla di capitani in lacrime non si può non ricordare Sergio Ramos, il difensore del Real Madrid che, sempre la scorsa estate, ha lasciato i Blancos dopo 16 anni e 22 trofei. Un addio dopo un lungo tira e molla per il rinnovo che però non ha portato a nulla “Alla fine avevo accettato l’offerta, ma ormai quella era scaduta. Sono orgoglioso di ciò che ho fatto in questi 16 anni al Real. Abbiamo vinto tanto insieme” disse Ramos in lacrime nel corso della sua ultima conferenza stampa prima di trasferirsi al PSG.
I soldi qatarioti di Nasser Al-Khelaïfi qualche mese prima avevano attratto un altro argentino “italiano”, quel Mauro Icardi che con Insigne è accumunato dal fatto di essere stato allenato da Luciano Spalletti. Proprio con Spalletti all’Inter ebbe un duro scontro. Litigio che assieme alla mega offerta parigina lo ha portato a trasferirsi in Francia e riporre la fascia di capitano nerazzurra, con buona pace dei tifosi dell’Inter.
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