Nella lotta per la scelta del successore di Sergio Mattarella, Matteo Renzi fa la sua mossa e attacca il segretario del Pd Enrico Letta. Il capo di Italia Viva vuole posizionarsi al centro per riconquistare una percentuale a doppia cifra.
In queste ore di discussione nei partiti per individuare il successore di Mattarella, Matteo Renzi cerca la sua strategia. In un’intervista al quotidiano Il Messaggero, il leader di Italia Viva ha attaccato il segretario del Partito democratico. “Fatico a capire il disegno di Letta. Prima ha rotto con noi attribuendo a Italia Viva il fallimento sullo Zan che invece è stato un clamoroso autogol del nuovo Pd. Poi ha scommesso sul rapporto con la Meloni che ha risposto annunciando il voto per Berlusconi”, ha detto Renzi.
Il segretario di Italia Viva ha voluto dare una stoccata a Enrico Letta. “Non si è accorto che Conte e Di Maio stanno litigando per capire chi sceglierà i pochi posti rimasti ai 5 Stelle alle prossime elezioni. E in questa battaglia campale entrambi flirtano segretamente con Salvini lasciando Letta solo”. Secondo Renzi, Letta si auto-isolato rischiando di non avere voce in capitolo per la scelta dei nuovo Presidente della Repubblica. “I gruppi parlamentari del Pd aiuteranno il segretario a uscire dall’isolamento in cui si è cacciato. Altrimenti, per la prima volta il Pd sarà ininfluente rispetto alla scelta dell’inquilino del Colle” ha sottolineato Matteo Renzi.
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Il capo di Italia Viva, dal canto suo, cerca di capire come posizionare il 2% e come fare per non rischiare di essere ugualmente ininfluente. L’obiettivo di Renzi è creare un grosso centro. “L’area di centro con Toti può rappresentare il 10% degli italiani, perché a destra ci sono i sovranisti di Salvini e Meloni. A sinistra il Pd insegue la piazza di Landini e il populismo grillino“, ha aggiunto Renzi.
L’obiettivo, dunque, è occupare lo spazio al centro e conquistare così un più 10% di consensi, pescando tra chi non vota la destra e chi non segue più Pd e M5S. “Siamo pronti a parlarne anche in Parlamento sapendo che la vera sfida è garantire che la legislatura non abbia contraccolpi dal passaggio del Quirinale e si voti regolarmente nel 2023“. ha infine detto Matteo Renzi.
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