Partite Iva, dal 2022 dichiarazione precompilata per imprese e professionisti. L’annuncio del Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini in un’intervista a Il Messaggero.
Pubblica Amministrazione sempre più digitale, lotta all’evasione fiscale e semplificazione del sistema tributario. Una trasformazione che culminerà nel 2022 con l’introduzione di una novità assoluta: la dichiarazione iva precompilata per imprese e professionisti. Lo ha annunciato oggi il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini in un’intervista a Il Messaggero.
“La digitalizzazione è un passaggio obbligato per accompagnare la semplificazione del sistema tributario. Le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, anche grazie alla partnership con Sogei, possono migliorare l’efficienza della Pubblica amministrazione e renderla all’altezza delle sfide di una società sempre più complessa. Penso ai servizi online, alla dichiarazione precompilata, alla fatturazione elettronica“, ha spiegato Ruffini a Il Messaggero.
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Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini ha precisato che alla fatturazione elettronica “va ascritto il merito di aver prodotto un rilevante aumento spontaneo delle entrate. 2 miliardi e mezzo di euro in più l’anno, tra maggior gettito Iva e imposte dirette, ai quali si aggiunge 1 miliardo di falsi crediti Iva bloccati”.
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Poi spiega le novità: “Già da quest’anno i corrispettivi giornalieri dei registratori di cassa vengono trasmessi per via telematica all’Agenzia delle Entrate. Da settembre scorso, poi, l’Agenzia delle entrate predispone per una platea di oltre 2 milioni di operatori i registri Iva, che possono essere verificati e modificati. Una volta trasmessi l’impresa può evitare la loro tenuta“.
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Infine si arriverà alla dichiarazione precompilata Iva, la vera novità del 2022: “Sono tutte tessere di un mosaico che si sta formando e che, dal prossimo anno, consentirà all’Agenzia di fare un ulteriore passo in avanti, predisponendo anche la bozza della dichiarazione annuale Iva precompilata. Questi dati sono resi disponibili a circa 2 milioni tra imprese e professionisti, consentendo loro di avere elementi di riscontro rispetto ai loro sistemi gestionali e di evitare errori. Con un significativo risparmio di tempo“, conclude.
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