La Fiorentina batte un colpo sul tema dei rapporti tra società di calcio e procuratori. La società guidata da Rocco Commisso ha reso pubbliche, in una nota ufficiale, dieci proposte per un calcio sostenibile.
La Fiorentina ha pubblicato sul proprio sito internet alcune proposte per una riforma complessiva del mondo del pallone. La società gigliata ritiene infatti “che si siano ormai da tempo passati i limiti relativi al necessario e fondamentale equilibrio che il sistema calcio deve riuscire a mantenere tra tutti gli attori che lavorano, direttamente o indirettamente, nel mondo del pallone“, si legge nel comunicato. In cui si fa notare che “secondo i rapporti Fifa con riferimento ai trasferimenti dei calciatori, nell’ultimo decennio nelle mani di procuratori e agenti che rappresentano giocatori e allenatori, c’è stata una movimentazione di 3,1 miliardi di euro“.
Il club toscano mette in seguito a confronto il modello italiano con quello statunitense: “A differenza delle Leghe Sportive professionistiche ‘chiuse’ degli Stati Uniti, nelle quali le attività dei procuratori sono di gran lunga minori e regolamentate dai Commissioner delle Leghe Sportive (Mls, Nfl, Mlb, Nba e Nhl) con operazioni che in generale non prevedono movimento di liquidità“, si legge nella nota, “in quasi tutto il resto del mondo i procuratori sono diventati i centri di potere del calcio, senza regolamentazione e trasparenza“.
La società gigliata chiede dunque di valutare “le seguenti 10 considerazioni e proposte con l’obiettivo di stabilire al più presto, ma comunque entro maggio 2022, uno scenario più equilibrato. Rivolgendosi anche, laddove necessario, alle Istituzioni Statali competenti per le opportune modifiche e integrazioni delle norme nazionali e internazionali“.
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Fiorentina, le 10 proposte per un calcio sostenibile e sul tema dei procuratori
La prima proposta fatta dalla Fiorentina consiste nel mettere “un limite alla percentuale sul trasferimento. Le commissioni ai procuratori non dovranno superare il 5% del valore di trasferimento del giocatore“. La seconda prevede l’adozione di “un’unica commissione. Il procuratore potrà avere il mandato da una sola delle parti, così come sarà pagata la commissione soltanto da una delle parti, preferibilmente dal Club acquirente“. La terza è di avere “procure singole. In ogni trasferimento, il procuratore potrà rappresentare solamente il calciatore”.
La quarta consiste in un “nuovo sistema di solidarietà per parametri zero, per tutelare le Società che, pur avendo investito nella formazione continua dei calciatori, vedono comunque andare via alcuni di essi a fine contratto e dunque senza che ci sia un corrispettivo di trasferimento pagato all’ultimo Club (parametro zero). In particolare questo meccanismo dovrebbe remunerare l’ultima Società con cui il giocatore aveva in essere il contratto portato a scadenza. Utilizzando come base di calcolo il valore del giocatore riconosciuto dal mercato, il salario che il calciatore prenderà dalla nuova Società e le eventuali commissioni pagate al procuratore con riferimento a tale accordo”. La quinta prevede che siano “solo le Società autorizzate a trattare, nel periodo di durata del contratto del calciatore. Solamente il Club venditore potrà negoziare il prezzo del trasferimento con il Club acquirente. A meno che il Club venditore conceda per iscritto l’autorizzazione al procuratore del calciatore a partecipare alle trattative“.
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Fiorentina, le ultime 5 proposte per un calcio sostenibile
La sesta proposta del club guidato da Commisso è una “durata dei contratti più lunga. La Figc dovrebbe trovare una soluzione con la possibilità di prolungare i contratti dei calciatori almeno fino a 6 anni (5+1), come già avviene in Premier League (sebbene si ritenga opportuno considerare la possibilità che i contratti nell’ordine di milioni di euro possano durare fino a 10 anni)“. La settima proposta prevede “un limite alle commissioni. Le commissioni ai procuratori sui contratti dei calciatori non dovrebbero superare il 3% della retribuzione lorda del calciatore“.
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L’ottava proposta prevede invece di regolare “altre fonti di guadagno per i procuratori. Questi potranno incassare ulteriori commissioni da altri accordi da stipulare con i calciatori (come i diritti di proprietà intellettuale, i diritti mediatici o gli accordi di sponsorizzazione) purché questi non contravvengano agli impegni contrattuali tra il calciatore e il Club“. La nona proposta è l’istituzione di una “Camera di compensazione, per avere sotto controllo e tracciati i pagamenti effettuati a favore degli agenti“. L’ultima invece, in merito ai guadagni dei procuratori, punta sulla “totale trasparenza. Tutte le commissioni versate ai procuratori dovranno essere riferite su base annuale dai Club a FIFA, UEFA, FIGC (in Italia) e al Fisco nazionale“.