Tensione in Mozambico, governo fa 14 vittime tra i ribelli attivi nel paese

Guerra in Mozambico, 14 vittime tra i miliziani anti-governativi nella provincia settentrionale del Cabo Delgado.

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Tensione in Mozambico, governo fa 14 vittime tra i ribelli attivi nel paese

Quattordici miliziani jihadisti sono stati uccisi in un’operazione condotta da forze legate al governo del Mozambico, nella provincia settentrionale di Cabo Delgado. Sono inoltre state sequestrate due basi dei ribelli anti-governativi operanti nella zona.

Questi i risultati dell’offensiva tuttora in atto nella regione, iniziata lo scorso 23 novembre. Le basi sequestrate sono nella zona di Chai, nel distretto di Macomia. A raccontare i progressi delle forze filo-governative è la Samin, la missione della Comunità di Sviluppo dell’Africa Meridionale. Il numero di miliziani uccisi nell’operazione è finora di 23.

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Mozambico, dal 2017 3.500 vittime e oltre 800mila sfollati

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Mozambico, dal 2017 3.500 vittime e oltre 800mila sfollati

Nella provincia di Cabo Delgado ci sono state finora circa 3.500 vittime e 820mila profughi. Uomini e donne costretti ad abbandonare la loro abitazione dall’inizio dell’offensiva jihadista, partita nel 2017. Nella scorsa settimana ha fatto scalpore la decapitazione di un pastore evangelico da parte dei miliziani. I quali hanno poi consegnato la testa alla moglie, investita del compito di avvertire le autorità.

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Dal luglio 2021 però oltre 3mila soldati africani, europei e statunitensi sono schierati nell’area per arginare i progressi dei miliziani. Solo la scorsa settimana il presidente del paese, Filipe Nyusi, aveva annunciato come il Mozambico avrebbe diminuito gli attacchi jihadisti sul suo territorio di oltre il 60%, ringraziando il Ruanda e altre nazioni vicine per l’aiuto a combattere la minaccia.

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