Mentre Mario Draghi, dalla conferenza stampa di fine anno, sembra lanciare la sua candidatura, continuano i giochi per le elezioni del nuovo Presidente della Repubblica. Tra Berlusconi, Marta Cartabia, Casini ecc… sono i leader dei partiti, in queste ore, a manovrare i fili. Sul quadro politico in ESCLUSIVA a Free.it, Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana.
In questi giorni prima della pausa natalizia, continuano le trattative tra i partiti per la corsa al Quirinale. Entro l’inizio del nuovo anno si dovrà trovare un accordo, ma intanto i giochi sono in corso. E questa mattina, nella conferenza stampa di fine anno, Mario Draghi ha detto che il governo “può andare avanti indipendentemente” da lui. Un modo per lanciarsi? Sul quadro politico in ESCLUSIVA a Free.it, Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana.
Cosa pensa di questa corsa al Quirinale?
“Tra meno di un mese, un mese questa corsa finirà con le elezioni e vedremo come finirà. Questa è l’unica certezza che possiamo avere in questo momento. Per il resto, molto chiacchiericcio e posizionamenti . Ma quello che accadrà davvero lo capiremo tra qualche settimana, quando le Camere saranno riunite”.
Come interpreta le parole di questa mattina di Draghi? E’ stato un modo per autocandidarsi per il Colle?
“Io penso che Draghi sia assolutamente in campo in questa partita. E che stia costruendo le basi per la sua elezioni. Questo è un tema che sta a cuore a tutti coloro che hanno deciso di sostenere questo governo. Molto meno chi, come me, ha scelto di stare all’opposizione”.
Come la vede questa vicinanza tra Renzi e Salvini?
“Non siamo di fronte a una novità. Che Italia Viva si sia progressivamente collocata sempre più a destra è evidente. Ed è il risultato di scelte che hanno nei fatto costruito questa connessione con la Lega. Che non c’è solo sui temi dell’elezione del Presidente della Repubblica ma che comincia a maturare anche sul piano politico. Basti pensare alla campagna comune contro il reddito di cittadinanza e altre piccole manovre”.
Dopo che la Moratti, proposta da Giorgia Meloni, si è sfilata dalla competizione, Berlusconi ha davvero le chance”.
“Spero ardentemente di no”.
Ritiene che, per le elezione del nuovo Presidente, davvero l’ultima parola ce l’avranno i parlamentari del gruppo misto?
“Nel voto segreto non ci sono gruppi misti che tengano. Votano le parlamentari e i parlamentari singolarmente ad avere l’ultima parola. Come, d’altronde, ha dimostrato la mancata elezioni di Romano Prodi, con i 101 franchi tiratori. Fino all’ultimo davvero non si può mai dire, mai come in questo caso gli accordi rischiano di trovare il tempo che trovano. Si capirà tra poco, in ogni caso”.
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