Sarebbe morta l 16 dicembre Alihiman Seyiti, la donna più vecchia al mondo. Almeno per la Cina, dato che in molti mettono in dubbio l’età dichiarata.
Avrebbe visto il passaggio tra due secoli, due volte. Avrebbe visto la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Poi la Guerra Fredda, il crollo del Muro di Berlino, l’avvento della Cina a potenza globale. Ma anche due pandemie, la ‘Spagnola’ e il ‘Covid-19’. Tutto questo avrebbe visto Alihiman Seyiti, morta giovedì scorso, 16 dicembre, e ritenuta fino a quel giorno la donna più anziana del pianeta. Almeno dalla Cina.
Seyiti è infatti classe 1886, come riportano i suoi documenti. Ritenuti attendibili dalle autorità locali cinesi di Komuxerik, nella Prefettura di Kashgar, Provincia dello Xinjiang, la regione cinese dove era residente. Se il dato fosse vero, la sua morte sarebbe avvenuta a 135 anni di età. Seyiti nel 2013 è stata dichiarata la persona più anziana del mondo dalla ‘Società cinese di Gerontologia e Geriatria’.
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Alihaman Seyiti, morta la donna più vecchia del mondo. Ma in molti sono scettici
La donna, a quanto riportano le autorità cinesi, si sarebbe sposata nel 1903 e avrebbe in seguito adottato due figli, un ragazzo e una ragazza. Il marito sarebbe morto nel 1976, mentre il figlio molto prima, all’età di 36 anni. Da quel momento, Seyiti avrebbe vissuto con la figlia adottiva. A Seyiti sarebbero sopravvissuti 43 nipoti e pronipoti, dopo una vita in cui avrebbe visto morire prima di lei cinque generazioni di eredi.
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In molti però sono scettici sulla sua effettiva data di nascita, considerando la scarsa affidabilità dei servizi anagrafe della Provincia cinese in cui vive. Nessuno ha infatti potuto verificare in maniera attendibile i suoi documenti, nemmeno il Daily Mail che qualche anno fa per primo parlo del caso di Seyiti. Il titolo di donna più anziana apparteneva precedentemente a Jeanne Calment, morta a 122 anni.