Haaland sembrava essere destinato al Barcellona, ma i giochi sembrano tutt’altro che fatti. Raiola, agente del giocatore, frena.
Haaland e il Barcellona, un matrimonio che (ancora) non s’ha da fare. Il club blaugrana sembrava avere un accordo preliminare con il Borussia Dortmund, ma i 150 milioni da investire sul norvegese non bastano. Servono altre garanzie – come la possibilità di giocare la Champions il prossimo anno – che ancora non ci sono. Senza contare che, poi, il Borussia tende a voler ascoltare tutti.
Poi c’è l’ostacolo maggiore: Raiola. Il procuratore italo-canadese la concorrenza non solo la sfrutta, ma la gioca a proprio favore. Se il club tedesco guarda esclusivamente all’introito, il manager pensa a come far aumentare le quotazioni del proprio assistito rispetto anche alla percentuale di ricavo da ciascun offerente.
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Haaland-Barcellona più lontani: doccia fredda di Raiola
Su ogni trattativa c’è il marchio Mino. Così definiscono gli accordi “alla Raiola”: discorsi interlocutori prima e concreti poi dai quali è impossibile uscire in breve tempo. Tradotto: il centravanti norvegese non ha alcun pre-accordo con i catalani. A ribadirlo è il quotidiano spagnolo NOS, Raiola alla testata giornalistica ha specificato che “Erling aspetta chiunque, nessun pre-accordo con i club”.
I catalani, dunque, ripartono da zero: o meglio dalla possibilità di comprare, l’obiettivo è assicurarsi la liquidità, ma il cammino che porta alla trattativa è ancora lungo. A mettere pressione ci sono PSG e Manchester City, con la Juve che guarda e resta attonita. Anche se il colpo fa gola, ma i conti a posto ancor di più. Il Real Madrid aspetta perchè vuole vedere le mosse delle concorrenti: soprattutto sa che, se Parigi dovesse “sbloccare i fondi” per il norvegese, alla Casada Blanca potrebbe arrivare Kylian Mbappè. Tutt’altro che una seconda possibilità.