Portare il Mondiale a una cadenza biennale potrebbe avere importanti riflessi economici sulle federazioni calcistiche. Lo afferma uno studio presentato oggi dalla Fifa.
Far diventare biennale la Coppa del Mondo di calcio avrebbe un impatto di circa 1.1 miliardi di euro a stagione, 4.4 miliardi nel quadriennio. Lo afferma uno studio della Fifa, realizzato dalle agenzie di ricerche di mercato OpenEconomics e Nielsen. La Fifa ha informato di questi risultati le 211 federazioni affiliate alla più importante istituzione calcistica del pianeta.
Le rappresentanze dei movimenti calcistici nazionali erano riunite oggi in videoconferenza, in cui si è discusso di ipotetiche modifiche al calendario calcistico globale. Sul tema sono note le posizioni di diverso tipo, con Uefa (Europa) e Comnebol (Sud America) contrarie al Mondiale ogni due anni e le altre confederazioni continentali tendenzialmente a favore.
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Studio Fifa: grandi ricavi con Mondiale biennale a 48 squadre
Ad aumentare esponenzialmente i ricavi – in combinato col passaggio alla cadenza biennale – sarebbe il passaggio della competizione a 48 squadre (contro le 32 attuali). Il primo Mondiale con questa formula sarà quello del 2026, che si svolgerà tra Stati Uniti, Messico e Canada. Con la crescita delle partite gli introiti crescerebbero dagli attuali 7 a 11.4 miliardi di dollari.
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Fondi con i quali, secondo la Fifa, potrebbe essere finanziato un ‘Fondo di solidarietà‘ di 3,5 miliardi di dollari, oltre all’aumento di 16 milioni del contributo quadriennale in favore delle singole federazioni. L’impatto sui posti di lavoro potrebbe essere di circa 2 milioni in più. Il prossimo Congresso della Fifa è in programma per il 31 marzo.