Torino ancora sotto shock per la tragedia della gru crollata in via Genova che ha provocato la morte di tre uomini. I feriti, provati per l’accaduto, sono increduli per essere sopravvissuti al disastro. Sull’incidente indaga la Procura di Torino con l’aiuto di un super consulente tecnico.
Sono ancora sconvolti i sopravvissuti al disastro del crollo della gru avvenuto ieri a Genova. Sono passe 24 ore ma l’orrore di quanto accaduto non svanirà per molto, molto tempo. Il racconto è sempre lo stesso, come un mantra, quasi a esorcizzare lo shock di essere vivi. Perché tutti coloro che erano per caso in via Genova, ieri, non sono morti solo per un caso. La signora Carolina, che abita a pochi passi dal luogo dell’incidente, ha uno squarcio sulla testa che all’ospedale le hanno ricucito con molti punti di sutura.
L’autista dell’Alfa Romeo che si trovava in quel momento a passare ha tagli in faccia e sul corpo, così come anche il terzo ferito nella tragedia. Ma l’incredulità per quanto successo è anche sui volti di chi abita proprio lì in via Genova, di chi ha un bar e si è visto crollare un gigante di ferro quasi sulla testa. Dei residenti che hanno sentito vibrare la casa, come fosse un terremoto e solo una volta in strada hanno visto i corpi per terra. Come una scena di guerra, terrificante.
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Gru crollata a Torino, indaga la Procura di Torino con un consulente
A morire sono stati tre operai: Roberto Peretto, 52 anni, Marco Pozzetti, 54 anni, e Filippo Falotico, 20 anni. Sono precipitati dall’alto di sei piani e non c’è stata nessuna possibilità di salvarsi. La gru è venuta giù come fosse stata di plastica e una folata di vento l’avesse spinta. Ma ieri non c’era vento e niente può giustificare la tragedia. Adesso tocca agli inquirenti capire che cosa sia successo.
L’indagine è capo della Procura di Torino che ha già nominato un super consulente tecnico. Si tratta di Giorgio Chiandussi, docente di ingegneria meccanica al Politecnico di Torino. Dovrà aiutare gli investigatori a far luce sulle possibili cause. Una delle ipotesi è che sia franata una falda di terreno sottostante e che abbia, quindi, sbilanciato la gru. Oppure si ipotizza un errore di manovra, ma anche in questo caso, dovranno essere le perizie tecniche a dimostrarlo. Si preannuncia un’indagine lunga e complessa ma intanto Torino è sconvolta. E le famiglie delle vittime piangono per tre uomini che ieri mattina erano felici e che oggi non ci sono più.