Valeria Fedeli, la senatrice del Pd, esprime durante un’intervista a iNews24, le sue perplessità sull’accordo saltato tra Renzi e Calenda sulla candidatura di Cecilia D’Elia alle elezioni suppletive, ma dice la sua anche su molti argomenti di scottante attualità.
“Dispiace non sia stato possibile, ma sono sicura che conquisterà il collegio”, questo le parole della senatrice Valeria Fedeli del Pd, sul fallimento del cosiddetto “campo largo” sulla candidatura di Cecilia D’Elia alle suppletive di Roma, che doveva essere supportata da Renzi e Calenda. Una delle tante domande delle lunga intervista su INews24 “Esprimere una candidatura unitaria -ha continuato la senatrice – sarebbe stato un segno di serietà, anche perché tutti puntavano a candidare una figura femminile importante e sarebbe stato giusto provare a condividere questa scelta. Dispiace non sia stato possibile“.
Molti sono stati però gli argomenti toccati da iNews24, come l’accusa di essere troppo schiacciati sul M5s, una domanda a cui risponde ribadendo le identità dei due parti politiche: “Noi siamo il Pd e loro il M5s, siamo stati alleati nel governo Conte 2 e continuiamo a dialogare, ma nessuno è schiacciato verso qualcun altro”.
Valeria Fedeli a iNews24, le manovre in vista delle elezioni
Non poteva mancare la domanda in ottica Quirinale, argomento questo di scottante attualità, visto anche le dichiarazioni di Salvini che spinge verso Draghi a capo del Governo forse per liberare la corsa al Colle e favorire Berlusconi.“L’argomento utilizzato da Salvini mi pare improprio visto che l’esigenza di formare questo governo deriva da un appello di Mattarella che aveva come obiettivo quello di formare un esecutivo di unità nazionale. Non so quale siano le intenzioni del segretario della Lega, dico però che questo utilizzo dei nomi tirati da una parte e dall’altra non mi sembra dignitoso“.
LEGGI ANCHE>> Tragedia a Torino: gru crolla su palazzo, tre vittime
In ultimo un altro argomento che sta incendiando il dibattito politico, la rottura del fronte sindacale. “Mi auguro di no – risponde la senatrice – perché è qualcosa che va innanzitutto contro l’interesse dei lavoratori, oltre a non aiutare chi vuole risolvere il problema della precarietà“