Un ingente traffico di droga è stato scoperto dal Marocco e dal Sudamerica con destinazione l’Italia, nel caso specifico Milano. Fra le persone arrestate anche alcuni ultras della curva sud appartenenti al tifo organizzato del Milan.
Una organizzazione dedita al traffico di droga è stata scoperta e fermata nelle province di Bergamo, Lodi, Milano e Monza-Brianza. Sono otto le persone arrestate durante la prima mattinata di venerdì 17 dicembre 2021. L’operazione è stata condotta dalle forze della Polizia di Stato coordinate dal procuratore aggiunto Laura Pedio e dal sostituto procuratore Leonardo Lesti.
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Gli indagati, otto misure cautelari. Tre sono stati arrestati in carcere, per 4 invece disposti gli arresti domiciliari, uno ha il divieto di dimora in città. Il traffico di droga dal Marocco e dal Sudamerica avrebbe quindi coinvolto alcuni appartenenti alla curva sud di Milano. In particolare Luca Lucci, ora in carcere, personaggio di spicco degli ultras rossoneri. Già condannato in passato in altre inchieste. Il soggetto aveva creato un sistema a suo dire inattaccabile. Già colpito dalla misura del Daspo per tre anni e sopratutto la sorveglianza speciale. Coinvolti altri due ultras vicino a lui.
Utilizzavano telefonini criptati, si sentivano protetti e liberi di postare foto o certificare i passaggi delle partite di droga. Gli investigatori hanno intercettato la filiera del traffico di stupefacenti, anche una importazione di cocaina andata persa. Due degli arrestati avevano in casa ingenti somme di denaro e una serra per la coltivazione della marijuana. L’arresto di uno dei due è stato molto difficoltoso perché si era nascosto in un sottoscala.
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La Polizia di Stato ha dato vita a numerose perquisizioni nelle abitazioni degli arrestati, dislocate in quattro province della Lombardia, con l’obiettivo di scoprire ulteriori dettagli sulla vicenda.
Le indagini con la collaborazione di Francia e Spagna. Alcuni degli indagati avevano contatti con il Marocco. In una foto intercettata si vede lo stupefacente è il camion nel quale avrebbe viaggiato. Dal Marocco la droga sarebbe transitata in Spagna e poi l’ingresso in Italia. Ma non è tutto. C’è di mezzo anche il Brasile. Una partita di dieci chili di cocaina destinata a uno degli arrestati e che doveva partire dal porto di Santos. La droga occultata in un vano motore. Un borsone si è rotto, la droga finita nel motore che si è bloccato. Di lì la scoperta della polizia brasiliana.
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