Episodi gravissimi sarebbero stati scoperti dalla Guardia di Finanza a Palermo. Disabili vittime di episodi di violenza all’interno di una residenza. Un dipendente, non avendo segnalato quanto accaduto, avrebbe beneficiato dell’assunzione di nuora e figlio.
Nel giro di cinque anni, come riportato da la Repubblica, una Onlus di Castelbuono avrebbe ricevuto 6,2 milioni di euro, parte dei fondi sarebbero attualmente bloccati, altri spesi in viaggi, auto e gioielli di valore. Secondo gli inquirenti i disabili sarebbero stati trascinati come di consueto nella cosiddetta sala relax per ricevere schiaffi, calci, pugni e insulti di vario genere. Proprio qui sarebbero rimasti senza cibo e acqua per diverse ore. Visto l’episodio, avvenuto nella residenza per disabili con problemi psichici della provincia di Palermo, sono state arrestate 17 persone.
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Dieci sarebbero in carcere, sette invece ai domiciliari. Coinvolto il presidente della Onlus, così come gli operatori accusati di tortura. Fermato anche un funzionario dell’Asp di Palermo che avrebbe dovuto vigilare sulla situazione, ma che fece invece inserire figlio e nuora nella Onlus. Nel caso specifico, l’accusa è di corruzione.
Disabili torturati e picchiati a Castelbuono, cosa è stato scoperto
I 23 ospiti della struttura (6 donne e 17 uomini) sono stati liberati da questo inferno che durava ormai da anni: saranno tutti trasferiti in altre strutture adeguate. Disposto nel frattempo il sequestro della Onlus che avrebbe ricevuto un importante finanziamento.
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L’indagine è partita da luglio 2020 in seguito alla denuncia di una dirigente della struttura che si era dimessa dopo aver raccontato alcuni episodi sconcertanti. Fra gli indagati vi sono persone che lavorano all’interno, così come al di fuori. Tra questi infermieri, impiegati amministrativi, educatrici, operatori sanitari e un inserviente.