Il governo ha presentato l’emendamento alla Manovra 2021, che recepisce le indicazioni arrivate dai partiti in vista dell’approvazione del provvedimento. Ufficializzato il cambiamento degli scaglioni su cui verrà calcolata l’Irpef, così come la possibilità di rateizzare le bollette energetiche. Tutti i dettagli.
Il governo guidato da Mario Draghi ha presentato l’emendamento alla Manovra 2021, che procede dunque verso l’approvazione in Parlamento prima della pausa natalizia. Novità per quanto riguarda le bollette luce e gas, interessate da forti rialzi a causa della domanda internazionale e del clima di tensione politica alla frontiera orientale dell’Unione Europea. Per i cittadini che non riusciranno a pagare le bollette relative ai primi quattro mesi del 2022, ci sarà la possibilità di rateizzare gli importi (per un periodo non eccedente 10 mesi). Non saranno previsti interessi.
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Per la rateizzazione è stato stanziato un miliardo di euro. Sarà l’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente a specificare le regole di applicazione del contributo. Confermato inoltre lo stanziamento di ulteriori 1,8 miliardi di euro per affrontare l’aumenti del prezzo dell’elettricità nel primo trimestre del 2022.
Sempre per il primo trimestre 2022 è stata sancita la riduzione delle aliquote legate agli oneri generali di sistema del settore del gas, con uno stanziamento relativo di 480 milioni. Cambia anche la disciplina fiscale. Le aliquote vengono ridotte da cinque a quattro. Saranno al 23% per i redditi fino a 15.000 euro, al 25% per i redditi compresi tra i 15.000 e i 28.000 euro, al 35% tra 28.000 e 50.000 euro, e infine al 43% oltre i 50.000 euro.
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Deciso poi lo stop all’Irap per le persone fisiche, che riguarderà circa 835.000 potenziali beneficiari. Per quanto riguarda le detrazioni fiscali, è stato ufficializzato che in caso di lavoro dipendente, per i redditi fino a 15.000 euro, l’importo della detrazione non possa risultare inferiore a 690 euro. In caso di lavoratore con contratto a tempo determinato la detrazione non potrà invece essere inferiore a 1.380 euro.
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