Sanremo 2022, Amadeus cambia le carte in tavola: i big si trasformano, la lista in gara assume ulteriore valore. Cosa succede.
Sanremo 2022 è sempre più vicino. Febbraio è davvero a portata di mano, ma prima delle feste natalizie regnano le nuove proposte. Secondo il regolamento del Direttore Artistico Amadeus, la kermesse quest’anno non avrà i giovani cantanti al suo interno. Non saranno in gara come gli altri anni. Le nuove proposte sono state ascoltate prima e all’Ariston andranno i primi due classificati – fra i giovani – direttamente nella gara dei veterani. Sanremo Giovani, dunque, cessa di essere un sottoinsieme della kermesse ma ne diventa parte integrante. Visto che fornisce un lasciapassare per la gara unica dall’1 al 5 Febbraio: 25 i big in sfida. Compresi i due giovani delle nuove proposte.
Il comparto di cantanti emergenti è stato ascoltato nella serata del 15 Dicembre: una piccola anticipazione di quello che sarà nel 2022 – sempre condotta da Amadeus – per scandagliare nel mare di nuove proposte da portare all’Ariston. Occasione anche per svelare i titoli delle canzoni dei big in gara: è stata, infatti, anche la passerella di coloro che hanno già il pass per la Città dei Fiori.
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Una sorta di pre-Sanremo per scaldare gli animi, che prima di Natale è un toccasana. Nonostante l’Instagramdown, infatti, la serata è andata benissimo e la lista dei big è stata stravolta con il favore dell’Audience: un cast così variegato ha visto un’ulteriore trasformazione grazie all’annessione di Tananai e Matteo Romano, rispettivamente con i brani “Sesso occasionale” e “Virale”.
Grande curiosità attorno a questi artisti che arrivano rispettivamente dal precedente concorso Area Sanremo: una sorta di preselezione ulteriore. Nello specifico, Tananai – all’anagrafe Alberto Cotta Ramusino – nasce a Milano nel 1995 e il nome d’arte glielo ha dato sua nonna: lo chiamava così da piccolo.
Viene da un passato di musica elettronica, un album all’attivo dal titolo “To Discover & Forget”, pubblicato sotto lo pseudonimo di Not For Us. Storia diversa, invece, per Matteo Romano: primo di tre gemelli, nato a Cuneo, si è trasferito a Milano per cominciare gli studi universitari e la vita gli ha dato questa opportunità.
L’Ariston è un grande trampolino per lui che ha cominciato con lo studio della chitarra e delle percussioni per poi passare al canto e al pianoforte. Un talent – nella fattispecie “Next Talent” – fra le sue esperienze che gli ha permesso di pubblicare il suo primo inedito – doppio platino nel 2020 – dal titolo “Concedimi”. Da non sottovalutare Yuman, con la sua “Ora e qui”.
26enne romano, con qualche influenza capoverdiana grazie alle origini del padre, ha viaggiato molto – Londra e Berlino hanno formato il suo percorso emotivo e artistico – per poi firmare un contratto con la Universal. Già due singoli a sua firma: “Twelve” e “Run”. A Sanremo c’è davvero tutto, mancano gli ultimi dettagli sul cast e la conduzione (Tommaso Paradiso nelle vesti che l’anno scorso furono di Achille Lauro, questa è una delle prime ipotesi fondate) poi parlerà la musica.
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