Domani inizia la campagna vaccinale contro il Covid dedicata ai bambini dai 5 agli 11 anni. Questa mattina c’è stata una conferenza stampa al Ministero alla presenza di Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità. L’appello alle famiglie e di prenotare e sottoporre i bambini al vaccino, che è sicuro e approvato da tutti gli enti certificatori. In ESCLUSIVA al quotidiano online, Free.it , il dottor Paolo Biasci, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri.
Da nord a sud, in orari compatibili con gli impegni scolastici ed extra scolastici, al via la campagna vaccinale per i bambini dai 5 agli 11 anni. Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità ha sottolineato l’importanza del vaccino in età pediatrica per evitare i rischi di infiammazioni pericolose e long Covid nei giovanissimi pazienti. E in queste ore il ruolo fondamentale, per rispondere alle domande dei genitori, è quello dei pediatri. In ESCLUSIVA al quotidiano online, Free.it , il dottor Paolo Biasci, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Medici Pediatri.
Allora, da domani parte la campagna. Cosa avete detto questa mattina alla conferenza stampa al Ministero?
“Questa mattina abbiamo lanciato ufficialmente la campagna vaccinale dai 5 agli 11 anni che comincia domani. E che si svolgerà poi nel proseguo delle prossime settimane. Ci auguriamo che ci sia una larga adesione e che si ottengano dei buoni risultati rapidamente. Io ho parlato del risultato, direi abbastanza positivo, della vaccinazione tra i ragazzi della fascia superiore, quindi quelli dagli 11 anni in su. E i risultati migliorano di giorno in giorno. Ci auguriamo che ci sarà una buona risposta anche per questa fascia d’età, ma sarà di fondamentale importanza il rapporto fiduciario tra il pediatra e le famiglie”.
C’è già un dato sulle prenotazioni ad oggi?
“No, io non ho nessun dato sulle prenotazioni però credo che in questo momento sia anche poco significativo. In queste settimane abbiamo fatto conferenze stampa con le con le dichiarazioni scientifiche, ci sono state le dichiarazioni del Ministro, delle istituzioni. Ma è importante sapere che quel che conta davvero è ciò che avverrà da domani. E nelle prossime settimane a seguire. E’ più rilevante come si svilupperà la campagna nelle prossime settimane. Quindi, la partenza più o meno accelerata non ha molto significato. Quel che conta è che ci sia una continuità di vaccinazione”
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Secondo lei nel corso delle degli ultimi giorni, con incontri con i pediatri, faq ecc..i dubbi delle famiglie si sono attenuati?
“Beh, in queste ore, in questi giorni abbiamo percepito l’interesse di quelle famiglie di quei genitori che erano già pronti. Di coloro, cioè, che aspettavano la vaccinazioni ed erano già convinti. E quindi chiaramente andranno per primi a far vaccinare i figli. E poi, ovviamente, ci sono state le domande e i dubbi delle famiglie che non sono ancora sicuri. Ci sarà tutta una fase di contatto quotidiano con i genitori magari un pochino più dubbiosi. Che hanno bisogno di essere accompagnate in un processo vaccinale che parte dal consiglio, dal suggerimento, dal chiarimento fino all’ effettuazione della vaccinazione. E’ un processo in cui pediatra di famiglia ha un ruolo fondamentale e appunto di supporto”.
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