Il vicino di casa sarebbe stato fermato dopo diverse settimane dall’omicidio di Natalia Chinni, 72enne in pensione a Gaggio Montano, in provincia di Bologna.
I carabinieri hanno concesso gli arresti domiciliari al presunto autore dell’omicidio di Natalia Chinni. L’insegnante in pensione di 72 anni era stata trovata senza vita il 29 ottobre 2021 all’interno della sua casa di Santa Maria Villiana, frazione di Gaggio Montano (Bologna). La donna è stata uccisa con un colpo di fucile calibro 12, così come riportato da fonti investigative citate dall’Ansa.
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La persona fermata sarebbe il vicino della donna sul quale già si sarebbero concentrate le indagini nel corso delle precedenti settimane. L’indagine è stata coordinata dal pm Antonello Gustapane, l’ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita dai carabinieri del Nucleo investigativo di Bologna.
Nel frattempo le indagini sarebbero proseguite fra dubbi e dettagli ancora poco chiari, risalendo successivamente all’identità del presunto autore del delitto. Si tratterebbe del vicino di casa di Natalia Chinni che è anche suo cugino: l’uomo era già iscritto nel registro degli indagati. Fra i due ci sarebbero state in passato delle liti finite in tribunale per questioni di vicinato. In casa dell’uomo gli inquirenti avrebbero trovato il fodero dell’arma e alcuni bossoli di fucile.
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I carabinieri hanno concesso gli arresti domiciliari all’uomo accusato dell’omicidio di Natalia Chinni. L’indagato è il cugino di primo grado della donna e fra i due ci sarebbero stati diversi dissapori: si tratta di un ex cacciatore. Annunciata intanto una conferenza stampa nella mattinata di martedì 14 dicembre 2021 per fare il quadro della situazione, oltre che fornire ulteriori dettagli sul caso di Gaggio Montano.
Secondo gli inquirenti, Natalia Chinni sarebbe stata aggredita dal vicino/cugino Fabio Ferrari mentre stava riparando la recinzione che divide le due proprietà. La donna avrebbe subito un colpo mortale “quasi a bruciapelo“, riuscendo successivamente a raggiungere la propria auto per allertare qualcuno con il cellulare. Poi avrebbe però perso i sensi senza contattare i soccorsi.
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Fabio Ferrari e la moglie avrebbero nei giorni successivi commentato tramite telefono la possibilità di rilasciare un’intervista televisiva. Nel frattempo l’uomo si trova ai domiciliari con l’accusa di aver ucciso la cugina Natalia Chinni il 29 ottobre 2021. Gli investigatori avrebbero ipotizzato che la coppia fosse convinta di essere intercettata, da qui la decisione di non parlare del delitto. Sempre secondo gli inquirenti, citati dall’Ansa, lo stesso Ferrari avrebbe zittito la moglie con la frase “non devi fare commenti” dopo essersi fatta sfuggire una battuta.
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