Colpo di scena nel processo per l’agguato a Manuel Bortuzzo. Il processo di secondo grado sul ferimento dell’ex nuotatore dovrà essere ripetuto in merito all’accusa di premeditazione. A deciderlo è stata la Corte di Cassazione.
Si terrà un nuovo processo d’appello nella vicenda giudiziaria relativa al ferimento dell’ex nuotatore Manuel Bortuzzo. Quest’ultimo, rimasto paralizzato alle gambe in seguito a un colpo di pistola alla schiena, era stato vittima di una spedizione punitiva. Una vendetta seguita a una rissa a cui Bortuzzo non aveva in realtà partecipato. I fatti sono relativi alla notte tra il 2 e il 3 febbraio del 2019, nei pressi di piazza Eschilo, nella Capitale.
I giudici della prima sezione penale della Corte di Cassazione hanno deciso infatti che dovrà essere valutata nuovamente l’aggravante della premeditazione, contestata ai due imputati Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano. Se i due saranno assolti limitatamente a questo capo d’accusa, unico elemento su cui si svolgerà il nuovo processo, la pena loro comminata dovrebbe ridursi.
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Caso Manuel Bortuzzo, potrebbe ridursi la condanna per i due imputati
Marinelli e Bazzano erano stati condannati dalla Corte d’Appello di Roma a 14 anni e 8 mesi di reclusione. La condanna per i due era stata a sua volta minore rispetto a quella subita in primo grado, pari a 16 anni, nell’ambito di un processo celebrato con la formula del rito abbreviato. Era infatti caduta in sede di giudizio l’accusa di tentato omicidio premeditato nei confronti della fidanzata di Bortuzzo, che pure si trovava sul posto al momento della sparatoria.
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E proprio alla stessa Corte d’Appello di Roma dovrà tenersi il nuovo processo di secondo grado, una volta che la Suprema Corte avrà comunicato le sue motivazioni per la decisione odierna. La richiesta di rivalutare l’elemento della premeditazione è stata inoltrata dal Procuratore Generale della Cassazione, sulla scorta delle richieste fatte dalla difesa dei due imputati. Decisione poi approvata dai giudici di piazza Cavour.