Indagati Pietro Chiodi e Fali Ramadani. Avrebbero sottratto proventi al Fisco dalle proprie attività economiche. Il denaro sarebbe transitato su conti bancari esteri intestati a società riconducibili a loro.
Fali Ramadani e Pietro Chiodi indagati dalla Procura di Milano per presunti reati fiscali, riciclaggio e autoriciclaggio. Al centro dell’inchiesta le commissioni percepite dai due nell’ambito di diverse operazioni di compravendita di calciatori. In queste ore la Guardia di Finanza sta eseguendo perquisizioni negli uffici di Pietro Chiodi, agente sportivo italiano noto nel mondo del calciomercato, collaboratore di Ramadani, cinquantaduenne procuratore originario della Macedonia numero uno dell’Agenzia irlandese Lian Sports Group.
Considerato uno degli agenti più influenti al mondo, assieme a Mino Raiola, Jorge Mendes, Ramadani opera principalmente nell’area balcanica. Nella sua scuderia diversi big del calcio europeo: Kalidou Koulibaly, Diego Demme, Federico Chiesa, Miralem Pjanic, Ante Rebic e molti altri. Il valore del parco giocatori da lui gestito si aggira intorno ai 700 milioni di euro. Il procuratore albanese è, tra l’altro, l’agente dell’allenatore Maurizio Sarri. E’ stato l’artefice dell’approdo del tecnico toscano sulle panchine di Chelsea, Juventus e Lazio per ultima.
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Calciomercato, Chiodi e Ramadani indagati: chiesti documenti a club di Serie A e B
La Guardia di Finanza ha eseguito 11 richieste di consegna di documentazione, anche informatica, nei confronti di altrettanti club di Serie A e di Serie B. Si tratta di Juventus, Torino, Inter, Milan, Hellas Verona, Spal, Fiorentina, Cagliari, Roma, Frosinone e Napoli. Lo ha comunicato la Procura di Milano tramite una nota. Tra le operazioni sotto la lente d’ingrandimento della Procura quelle relative al passaggio di Miralem Pjanic dalla Juventus al Barcellona e di Federico Chiesa dalla Fiorentina alla Juventus.
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L’attività investigativa della Guardia di Finanza è diretta all’acquisizione di documenti relativi ai rapporti economici e professionali intrattenuti dai due procuratori con le società calcistiche in questione. Queste ultime non sono iscritte nel registro degli indagati. Non coinvolte negli accertamenti in corso in quanto soggetti terzi. Sono interessate unicamente come “detentori di documentazione utile ai necessari approfondimenti d’indagine“.
Inchiesta calciomercato, il Pm: “Sistema per non pagare le tasse”
Al centro delle indagini un presunto sistema attraverso il quale Ramadani e il suo collaboratore Chiodi non avrebbero versato tasse al Fisco italiano. Nel mirino degli inquirenti mediazioni e commissioni ottenute dalla compravendita di calciatori da loro rappresentati. Secondo il Pm si tratterebbe di un sistema incentrato sul dirottamento di proventi all’estero, basato su un vero e proprio meccanismo di “estroversione societaria“. Nel mirino anche i passaggi di Pjanic dalla Juve al Barcellona e quello di Federico Chiesa dalla Fiorentina in bianconero. Secondo la Procura di Milano Ramadani avrebbe “operato con una stabile organizzazione occulta in Italia, attiva nel settore della mediazione sportiva, occultando ovvero trasferendo su rapporti bancari accesi presso istituti di credito italiani ed esteri, a nome di società allo stesso riconducibili i proventi del reato presupposto di omessa presentazione di dichiarazione dei redditi“.
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La Guardia di Finanza ha acquisito, nelle sedi di 11 club professionistici, “caselle di posta elettronica ufficiali di dirigenti e responsabili” dai quali “emergano contatti di qualsiasi natura avuti con Ramadani e con le società a lui collegate“.
Ramadani, circa 7 milioni di euro non dichiarati al fisco italiano. Indagato in Spagna
Ammonterebbe a circa sette milioni, ma potrebbero essere molti di più, il valore dei proventi sulle mediazioni non dichiarati al fisco italiano da Fali Ramadani. La stima fatta dagli investigatori è provvisoria, probabile una crescita a seguito dell’analisi dei contratti acquisiti oggi dal Pm Giovanni Polizzi e dall’aggiunto Maurizio Romanelli presso le sedi di 11 club di Serie A e B. Le società non sono indagate. Ma non è tutto, il potete agente di origine macedone sempre per reati fiscali è indagato in Spagna. Fece da mediatore per alcuni trasferimenti di giocatori con l‘Atletico Madrid.