Claudio Cesaris ha confessato l’omicidio di Tarquinia e la conseguente morte di Dario Angeletti. Il docente dell’Università della Tuscia è stato trovato senza vita presso le Saline in provincia di Viterbo. Il 68enne ha confessato e spiegato quanto accaduto.
Il 68enne Claudio Cesaris era stato fermato nelle scorse ore con l’accusa di aver ucciso martedì 7 dicembre 2021 il docente universitario Dario Angeletti. L’autore del delitto avrebbe confessato di aver colpito a morte il professore. L’uomo ha parlato di un gesto di follia e di averlo fatto “soltanto perché aveva con se la pistola. Non c’è stata premeditazione, non l’ho seguito” avrebbe dichiarato l’uomo.
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Cesaris avrebbe confessato di aver esploso colpi di pistola contro l’uomo, ma di non aver premeditato l’omicidio. Il 68enne ex tecnico dell’università di Pavia è stato fermato con l’accusa di aver ucciso Dario Angeletti. Il biologo marino, nonché docente universitario, è stato trovato senza vita nella sua autovettura proprio vicino le Saline di Tarquinia. Già nel corso delle ore successive al delitto, i carabinieri avevano ristretto il campo delle ricerche e individuato il sospettato, partendo proprio dalla vita privata di Angeletti.
Omicidio Angeletti e la confessione di Claudio Cesaris
Claudio Cesaris è stato ripreso da alcune telecamere posizionate nelle zone delle Saline di Tarquinia. L’uomo accusato del delitto ha accusato un malore e si trova attualmente presso il reparto di Medicina protetta dell’ospedale Belcolle di Viterbo.
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Secondo gli inquirenti, il movente passionale avrebbe spinto Cesaris a compiere il delitto. I rapporti fra Angeletti e una ricercatrice, ex dello stesso uomo, lo avrebbe spinto a fare il gesto estremo. Fra Cesaris e la dottoranda ci sarebbe stata una relazione, poi tutto sarebbe terminato, ma l’uomo non avrebbe accettato la fine del rapporto. Il 68enne avrebbe addirittura deciso di lasciare la famiglia in Lombardia e di tornare in Lazio per riallacciare i rapporti con l’ex di 39 anni.
