Benno Neumair rinviato a giudizio. Reo confesso dell’omicidio dei genitori Peter Neumair e Laura Perselli, strangolati lo scorso 4 gennaio con un cordino da alpinista. E’ accusato di duplice omicidio e occultamento di cadavere.
Benno Neumair andrà a processo. Al termine dell’udienza preliminare il Gip di Bolzano Emilio Schoensberg ha rinviato a giudizio il trentenne che lo scorso 4 gennaio uccise i genitori, strangolandoli con un cordino da alpinista. I loro cadaveri furono successivamente gettati dal ponte di Vadena nel fiume Adige, a pochi kilometri di distanza da Trento. Respinta la richiesta di rito abbreviato, il giovane è accusato di omicidio aggravato plurimo e occultamento di cadavere.
Benno Neumair è attualmente detenuto presso il carcere di Bolzano, inammissibile secondo i Giudici della prima Sezione Penale della Cassazione il ricorso presentato dai suoi legali: per le Autorità ci sarebbe stato pericolo concreto di fuga immediatamente dopo il rilascio. La prima udienza del processo è stata fissata il 4 marzo.
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Benno Neumair, come ha ucciso i genitori
Benno Neumair, 30 anni, insegnante di matematica alle medie e grande appassionato di body building, ha confessato il duplice omicidio a seguito del ritrovamento del corpo della madre nel fiume Adige il 6 febbraio. Il giovane avrebbe aggredito il padre dopo un violento litigio. Una colluttazione scaturita dalla richiesta del genitore di partecipare alle spese familiari. Dopo aver ucciso Peter Neumair il trentenne avrebbe atteso il ritorno a casa della madre per aggredire anche lei. Benno l’avrebbe colpita alle spalle per eliminare l’unica testimone di quanto accaduto.
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Ha negato ogni coinvolgimento per circa un mese. Inizialmente riferì di non essere stato in casa la sera dell’omicidio. Raccontò di aver trascorso la serata a casa di un amica. Interrogata, la ragazza ha spiegato che il giovane si presentò all’appuntamento con oltre un’ora di ritardo, gli abiti sporchi di sangue. Le Forze dell’Ordine hanno arrestato Benno Neumair lo scorso 29 gennaio.