La Cassazione ha ribadito anche in secondo grado l’assoluzione per Vitaly Markiv, uomo accusato dell’omicidio di Andrea Rocchelli. Il delitto del fotoreporter italiano risale al 24 maggio 2014.
La Corte di Cassazione ha deciso in secondo grado di confermare l’assoluzione per Vitaly Markiv. L’uomo era accusato del delitto di Andrea Rocchelli avvenuto il 24 maggio del 2014 nella regione del Donbass (Ucraina). Il militare della guardia nazionale ucraina era stato condannato a 24 anni di reclusione dalla Corte d’Assise a Pavia e successivamente assolto in appello.
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Nel frattempo sarebbero stati quindi respinti i ricorsi presentati contro la richiesta di assoluzione, confermando di conseguenza la sentenza d’appello. L’avvocato Raffaelle Della Valle difende Markiv e ha commentato la decisione dopo l’uscita dall’aula. “Ora può tornare alla sua carriera militare rimasta bloccata per quattro anni e mezzo“, ha dichiarato il legale dell’uomo all’Agi.
Omicidio Rocchelli, assolto il militare Markiv
Markiv avrebbe già ricevuto la notizia mediante il suo avvocato che sostanzialmente confermerebbe quanto deciso a novembre 2020 dalla Corte d’Assise di Milano. Inizialmente, invece, la richiesta del tribunale di Pavia sarebbe stata condanna a 24 anni di carcere. Secondo la difesa si sarebbe trattato di un “processo che non doveva nemmeno iniziare“.
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L’uomo assolto in secondo grado è già rientrato in Ucraina e lì potrà proseguire la propria carriera militare interrotta da anni per il processo sulla morte di Rocchelli. Al contempo la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato contro l’assoluzione di Vitaly Markiv. Da un lato si chiude quindi una vicenda giudiziaria, dall’altro resta da capire chi abbia ucciso nel 2014 in Ucraina il fotoreporter italiano Andrea Rocchelli.