Era al telefono con il padre quando è stata aggredita. Anche lui terrorizzato ha chiamato i soccorsi. Con il passare delle ore i racconti di quanto accaduto venerdì sera nel varesotto dettaglia i contorni di una vicenda terribile. I due arrestati accusati dello stupro rimangono in carcere.
Restano in carcere a Busto Arsizio i due aggressori della ragazza 21enne della quale hanno abusato venerdì scorso 3 dicembre: il Gip di Busto Arsizio oggi ha confermato i gravi indizi di colpevolezza. Ieri sono stati interrogati, i legali dei due hanno riferito solo che avrebbero collaborato. Uno dei due si sarebbe contraddetto più volte sull’accaduto, ha detto che era presente ma che non ha partecipato, l’altro invece ha negato di essere l’autore materiale della violenza.
La vittima dello stupro è una ragazza italiana di 21 anni, che venerdì sera tornava a casa dal lavoro come ogni giorno sul treno regionale dei pendolari lungo la tratta Milano-Varese. La giovane agli investigatori, che mantengono il massimo riserbo sulla sua identità, ha raccontato che era seduta al suo posto, sola. Era al cellulare con il padre, neanche il tempo di rendersi conto dell’accaduto, poi la violenza.
Hanno agito in due. Un italiano 21enne originario di El Salvador che la teneva ferma, l’altro un cittadino nordafricano 27enne consumava l’abuso. Sono stati pochi minuti ma terribili, il tempo di un viaggio tra due stazioni vicine, Tradate e Venegono Inferiore nel varesotto, su un vagone semivuoto, erano circa le ore 22. Quando il treno si è fermato la ragazza ha cercato subito il capotreno, di lì la segnalazione alla polizia ferroviaria che ha fatto scattare la caccia all’uomo. La ragazza in ospedale per essere accudita ha denunciato e circostanziato i fatti.
Leggi anche – Omicidio Roma, il trentenne ucciso è un pregiudicato: le ipotesi investigative
La descrizione dei due dettagliata della vittima, che coincide con alcune immagini delle telecamere di videosorveglianza delle stazioni, sono stati tra gli elementi determinanti per risalire all’identità degli aggressori. Uno dei due aveva una stampella per una lieve distorsione, fondamentale per il riconoscimento. Non due criminali consumati spiegano gli investigatori ma piuttosto due balordi. Il cittadino nordafricano anche con precedenti per rissa e porto d’armi abusivo, un coltello.
I due probabilmente sotto effetto di alcol o droghe, si attendono i risultati degli esami, non soddisfatti della violenza consumata, una volta scesi dal treno nella saletta di attesa della piccola stazione di Venegono Inferiore hanno tentato di aggredire un’altra ragazza, che è riuscita a scappare, anche lei li ha denunciati.
Leggi anche – Cocaina, boom di consumo al Parlamento britannico. Johnson pronto a intervenire
Gli arrestati, conviventi in un appartamento intestato al ragazzo italiano, sono in carcere a Busto Arsizio. Intanto proseguono le indagini, oggi gli investigatori di Saronno sentiranno alcuni testimoni che erano sul treno, anche una donna che sarebbe intervenuta. Verranno acquisite anche altre immagini di luoghi dove gli arrestati sono stati avvistati prima dell’ggressione sul treno.
Immagina di aver finalmente sistemato tutto, di aver raggiunto la sicurezza finanziaria per te e…
Ti sei mai chiesto come le tue scelte alimentari possano influenzare il pianeta? Ogni volta…
RC Auto, il trucco per avere una polizza a prezzi stracciati: d'ora in poi non…
Quando arriva il freddo in Italia? In attesa che arrivi (per rimanere) prepariamoci mentalmente e…
WhatsApp è l'app di messaggistica di gran lunga più usata al mondo ma alcune funzioni…
Tutti pazzi per gli oggetti Ikea, ma questo che costa soltanto un euro è il…