Per gli antichi era simbolo di forza e saggezza. La barba ha coperto il volto degli dei e degli eroi. Negli ultimi anni è diventata di grande tendenza e un po’ tutti gli uomini di diverse fasce d’età si sono fatti crescere la barba. Non è mancata nemmeno sui volti degli attori famosi, da Bradley Cooper ad Alessandro Borghi, passando per Brad Pitt.
In antichità l’uomo barbuto era simbolo di virilità, di saggezza, di forza e di fertilità. I primi peli sul viso di un uomo stavano a significare la crescita, il passaggio all’età adulta. Se si pensa al volto di Dio raffigurato nei vari dipinti, ha la barba e così anche i più grandi governanti. La barba oggi può essere folta e selvaggia, oppure corta e appena accennata. Può avere i baffi più in risalto, o il pizzetto. La barba, chiude in un cerchio bocca e mandibola, e viene quindi associata al potere della parola.
Quando un uomo riflette, spesso si tocca o si accarezza la barba, infatti, in antichità, l’uomo con la barba era spesso considerato un pensatore, un filosofo.
La barba può anche essere collegato alla protesta, alla rivoluzione. Se portata un po’ disordinata e folta, era indispensabile sui volti dei giovani hippie negli anni 60, come sul volto di Ernesto Che Guevara.
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Oggi, con il ritorno della barba sui volti degli uomini, sono arrivati anche dei veri e propri saloni per poterla curare nel migliore dei modi, tagliare, lavare, riempire di prodotti per averla sempre di bell’aspetto: luminosa, idrata e con un taglio alla moda.
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Come per i capelli del resto, è fondamentale, per sentirsi in ordine e stare bene con sé stessi, che la barba sia come desideriamo, lunga, corta, spettinata o ‘geometrica’, per rispecchiare la personalità del suo proprietario.