Massimo Ferrero arrestato: le accuse al Patron della Sampdoria. Dimesso dalla presidenza del club

Massimo Ferrero, arrestato il Presidente della Sampdoria. Il noto produttore cinematografico finisce in manette con accuse ben precise, il club doriano è estraneo alla vicenda.

Ore convulse in casa Ferrero, arrestato Massimo, il Presidente della Sampdoria. La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno. Blucerchiati nello sgomento e non solo loro: l’uomo, noto produttore cinematografico, ha numerose attività al seguito.

L’arresto sarebbe scattato per l’ipotesi di reato di bancarotta legato ad affari di altre sue società. La Doria dunque non sembrerebbe non essere coinvolto nella vicenda giudiziaria. L’inchiesta riguarderebbe, secondo le prime ricostruzioni, presunti reati societari e bancarotta. Altre persone coinvolte, il Patron è stato condotto in carcere, mentre gli altri sono agli arresti domiciliari.

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Massimo Ferrero arrestato: le accuse al Patron blucerchiato

La situazione resta da chiarire. Il produttore cinematografico da tempo è al centro del business italiano non solo attraverso il mondo della celluloide: tanti i lavori che l’hanno portato ad esporsi anche mediaticamente. Di recente l’avevamo visto ospite in alcune trasmissioni televisive, aveva detto la sua anche riguardo i vaccini anti Covid. Stavolta è diverso: c’è un conto aperto con la Giustizia.

Secondo le prime ipotesi, sul Presidente della Sampdoria erano già da un po’: l’indagine lascia presagire un lavoro sui tempi lunghi, infatti tra gli arrestati non figura solo il Presidente doriano. Attualmente però l’unico in manette. La vicenda resta ancora da acclarare, ma un primo provvedimento, con l’arresto, è sotto gli occhi di tutti. Pendono le accuse di bancarotta, dichiarazione fraudolenta, riciclaggio e truffa. I pm ipotizzano un sistema ordito da Ferrero e gli altri per evadere gli impegni con il fisco attraverso società di comodo. Scatta l’arresto anche per la figlia e nipote del Presidente, rispettivamente Vanessa e Giorgio Ferrero. Loro sono ai domiciliari.

Secondo i Magistrati, la Ellemme group Srl (una delle aziende coinvolte) si sarebbe accollata un debito complessivo di oltre un milione e 200mila euro che diverse società del gruppo avevano nei confronti di Rai Cinema Spa. In questo modo Ellemme group Srl rinunciava a incassare “i crediti dalla stessa vantati nei confronti di Rai Cinema Spa senza richiedere alcuna controprestazione e senza pattuire interessi-corrispettivi“. Operazione che causava il “dissesto della società Ellemme Group Srl“. Tre i capi d’imputazione: la Ellemme si sarebbe accollata un debito complessivo di oltre 800mila euro che la Global Media srl, Mediaport Spa e Ferrero Cinemas avevano nei confronti di Rai Cinema; per quanto riguarda il secondo capo di imputazione, il debito della Ellemme ammonta a quasi 209mila euro (contratto da Mediaport srl e Mediaport Cinema) mentre il terzo debito accollato è di oltre 239mila euro (accumulati da Mediaport Cinema e Ferrero Cinemas).

L’arresto a Milano

Il produttore cinematografico Massimo Ferrero è stato arrestato a Milano nella mattinata, disposto il trasferimento nel carcere di San Vittore. L’avvocato del Patron blucerchiato, Pina Tenga, ritiene opportuno presentare un’istanza ai magistrati affinché il produttore possa essere trasferito a Roma per consentirgli di assistere alla perquisizione e all’apertura di una cassaforte all’interno di un’abitazione. Inchiesta allo snodo cruciale.

Il legale: “Trattato peggio di Totò Riina”

“Lo stanno trattando peggio di Totò Riina“. Così Giuseppina Tenga avvocato e difensore di Massimo Ferrero, dopo l’arresto del suo assistito per bancarotta. “Abbiamo fatto istanza alla Procura di Paola per chiedere che Ferrero possa essere trasferito a Roma per presenziare alla perquisizione e all’apertura di una cassaforte“, conclude la penalista.

Le dimissioni dalla Presidenza blucerchiata

A seguito dell’inchiesta della Procura di Paola che ne ha determinato l’arresto, Massimo Ferrero lascia la Presidenza della Sampdoria. “Massimo Ferrero, proprio per tutelare al meglio gli interessi delle altre attività in cui opera, e in particolare isolare anche ogni pretestuosa speculazione di incidenza di un tanto rispetto all’U.C. Sampdoria e al mondo del calcio, intende formalizzare le dimissioni immediate dalle cariche sociali di cui sinora è stato titolare”, si legge nella nota diffusa dalla società ligure.