Il venticinquenne presunto killer del giovane italiano Davide Giri, ucciso a New York, apparteneva a una gang. L’omicidio di Giri e l’aggressione a Malaspina forse una prova di fedeltà per i capi della gang.
Faceva parta di una gang Vincent Pinkney, il venticinquenne presunto killer dell’italiano Davide Giri. La polizia crede che si tratti degli EBK, sigla che sta per Everybody Killa, una banda già nota alle forze dell’ordine per aggressioni, omicidi e spaccio di droga. Vincent Pinkney avrebbe accoltellato il giovane Davide Giri con una lama Dexter di 15 cm e poi sarebbe scappato. Sul suo cammino avrebbe poi trovato l’altro giovane italiano, Roberto Malaspina, ferito ma non in pericolo di vita.
Non è ancora chiaro cosa abbia spinto il giovane a commettere due aggressioni così brutali, ma gli investigatori sono quasi certi che il venticinquenne abbia accoltellato due persone come prova per i capi della EKB. Probabilmente per dimostrare il suo valore e la sua fedeltà alla gang. La polizia conosce bene questi rituali che rappresentano per i nuovi membri il battesimo del sangue.
LEGGI ANCHE Italiano ucciso a Harlem: è Davide Giri. Un altro connazionale è ferito | VIDEO
Morte Davide Giri, killer aveva già undici precedenti
Secondo l’ufficio del procuratore distrettuale di San Joaquin, in California, che da anni segue la gang in tutti gli Stati Uniti, si tratta di un gruppo ibrido. Formato, cioè, da membri di varie altre bande criminali come Crips, Bloods, Nightingale. Tutte molto note alla polizia per la brutalità e l’organizzazione sul territorio.
Pinkney sarà ascoltato dagli investigatori che dovranno capire perché ha accoltellato due persone e perché si trovava proprio in quella zona centrale di New York. Davide Giri, infatti, stava tornando al campus dopo il suo allenamento con una squadra di calcio locale. Era poco lontano dal Morningside Park quando Pinkney lo ha accoltellato all’addome. Il venticinquenne si è sarebbe poi diretto verso Harlem dove ha ferito Malaspina. La polizia ha indentificato Vincent Pinkney grazie al racconto dei testimoni e lo ha individuato poco dopo. A suo carico ci sono già undici precedenti per rapina e aggressione ed era in libertà vigilata.
