Quando si deve pagare l’Imu 2021? Chi lo deve pagare? Quali esenzioni ci sono? Ci sono riduzioni? Ecco tutto quel che c’è da sapere.
Mancano undici giorni alla scadenza della seconda rata dell’Imu 2021. La tassa per i proprietari di edifici, terreni edificabili o agricoli devono versare la quota relativa, a meno che non si rientri in alcune categorie.
Per esempio, non si paga l’Imu, sulla prima casa a meno che questa non sia un’abitazione classificata di lusso. E poi ci sono anche tutte le regole applicate per il biennio 2020-2021 a causa dell’emergenza Covid.
Vediamo nello specifico. Secondo l’art. 78, comma 3, D.L. n. 104/2020, non devono pagare l’Imu per il 2021 e il 2022 i proprietari di edifici della categoria catastale D/3, ovvero quelli adibiti a cinema, teatri e sale per concerti e spettacoli. Ma solo se il proprietario sia anche il gestori di tali attività.
Come stabilisce l’art. 4-ter, D.L. n. 73/2021 del decreto Sostegni bis, non devono pagare l’Imu i proprietari o i locatari di abitazioni che sono sottoposto a una procedura di sfratto per morosità entro il 28 febbraio 2020, la cui esecuzione è sospesa sino al 30 giugno 2021.
Non devono pagare l’Imu le persone proprietarie o locatarie di un immobile che in corso uno sfratto per morosità successivamente al 28 febbraio 2020, la cui esecuzione è sospesa fino al 30 settembre 2021 o fino al 31 dicembre 2021.
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Non devono pagare la seconda rata i cittadini residenti nei comuni colpiti dai terremoti in Italia in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. In queste regioni l’esenzione dell’Imu è prorogata fino alla definitiva ricostruzione e agibilità dei fabbricati interessati e comunque non oltre il 31 dicembre 2021.
Non devono pagare la seconda rata i proprietari di edifici distrutti o inabitabili nelle zone colpite dal terremoto fin 24 agosto 2016 nel Centro Italia. L’esenzione dell’Imu è valida fino alla definitiva ricostruzione o agibilità dei fabbricati stessi e comunque non oltre il 31 dicembre 2021.
Non devono pagare la seconda rata i proprietari di strutture nei comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno, in Campania, colpiti dal sisma del 21 agosto 2017 nell’isola di Ischia. L’esenzione è valida fino alla definitiva ricostruzione o agibilità dei fabbricati stessi e comunque fino all’anno di imposta 2023.
Devono pagare metà della rata i proprietari o i locatari non residenti nel territorio dello Stato e che abbiano una pensione. Anche se sono residenti in uno Stato di assicurazione diverso dall’Italia. Il Dipartimento delle Finanze ha chiarito che, secondo l’art. 1, comma 48 della legge di Bilancio 2021, ai fini del riconoscimento dell’agevolazione, fa esclusivo riferimento ai “soggetti non residenti nel territorio dello Stato”, senza prevedere al contempo l’iscrizione degli stessi all’AIRE.
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