Un migliaio di persone si é radunato venerdì sera, quando in Italia era dopo la mezzanotte, alla Columbia University per ricordare Davide Giri. Il 30enne studente originario di Alba ucciso giovedì notte a Harlem.
Un addio commovente carico di emozioni. Volti increduli, molti giovani, coetanei di Davide Giri, lo studente italiano ucciso da un pregiudicato ieri notte ad Harlem, distretto di New York. Voci e parole sussurrate, bisbiglii intervallati da silenzi profondi. Alla veglia per onorare la memoria del trentenne di Alba che aveva il mito dell’America ed era negli Stati Uniti per una ricerca, c’erano colleghi, amici, professori e compagni di squadra di calcio. Hanno partecipato increduli con le lacrime agli occhi.
E’ stato ucciso da un pregiudicato, tale Vincent Pinkey, afroamericano 25enne del Queens. Appartenente alla gang Every Body Killer. Era già stato arrestato almeno 11 volte per rapine e altri reati. Ieri notte era libero quando la vittima tornava a casa dopo gli allenamenti con la squadra di calcio. Ci sono indagini in corso per capire se si tratta di una rapina finita male. L’arrestato verrà sentito in queste ore dagli investigatori.
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Morte Davide Giri, gli studi, la passione per il calcio: la preghiera
Davide Giri era da cinque anni a New York. Stava conseguendo un master in computer science nella prestigiosa università americana. Avrebbe concluso i suoi studi a Maggio di quest’anno. Poi doveva progettare la sua vita. Invece le immagini che arrivano sono quelle di una preghiera per onorare la sua memoria. Ci sono i fiori e le candele, silenzio e commozione. Un’ora circa di veglia per ricordare un giovane ragazzo definito da tutti gentile e appassionato della vita e dello sport e soprattutto di calcio.
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I suoi compagni della NY International FC hanno lasciato nella piazza principale dell’università newyorchese una sciarpa del Club per colui che anche attraverso i social hanno definito una roccia di giocatore. Era un discreto difensore. Era un innocente.
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