Il ritrovamento di un lupo avvenuto a gennaio 2021 aveva allertato i forestali. Le indagini hanno accertato le responsabilità di un cacciatore che rischia fino a due anni di carcere.
I carabinieri forestali sono riusciti a risalire all’autore dell’uccisione di un lupo grazie alle analisi dei RIS di Parma. Gli inquirenti hanno accertato le responsabilità del bracconiere che ha ucciso l’animale durante lo scorso inverno in provincia di Cuneo. L’uomo rischia da 4 mesi a due anni di reclusione, ma secondo il Corriere della Sera avrebbe chiesto il patteggiamento.
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A carico dell’uomo vi sarebbe il reato di aver ucciso esemplare di una specie protetta, ragion per cui il reato sarebbe più grave del previsto. Tutto è partito dopo il rinvenimento del lupo senza vita nelle vicinanze della strada che collega Peveragno a Chiusa Pesio. Inizialmente gli inquirenti avevano pensato a un incidente stradale, salvo poi accertare una emorragia interna causata da colpi di arma da fuoco.
Lupo ucciso da un cacciatore, l’uomo rischia di finire in carcere
Nel frattempo gli inquirenti avrebbero contestato diversi reati all’uomo come detenzione di armi da caccia e porto d’armi illegale. Disposto il sequestro penale di oltre 1.500 munizioni e anche di una quindicina di armi.
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Scoperto un piccolo arsenale con carabine, doppiette e anche fucili. Tra le armi sequestrate vi sarebbe anche quella sospetta che è stata inviata ai Ris di Parma per gli accertamenti del caso. L’uomo intanto rischierebbe e non poco nonostante il patteggiamento.