“Renatino” spopola sui social, la pubblicità del parmigiano diventa un caso: l’attacco di Stefano Fresi

Renatino” spopola in Rete. La pubblicità del noto parmigiano diventa un caso. Polemiche sul Web, Fresi risponde.

Stefano Fresi attore
Stefano Fresi, protagonista dello spot (Getty Images)

“Renatino”, un nome, una garanzia. Forse. Il merito – o la colpa – dipende dai punti di vista  è del Parmigiano Reggiano. L’ultimo spot del noto produttore di formaggio ha fatto scalpore in negativo per via di un lavoratore, o meglio la sua rappresentazione, che in maniera disinvolta sembrerebbe contento di lavorare 365 giorni l’anno, 7 giorni su 7, senza ferie né orari. Tutto per la soddisfazione del cliente.

I colleghi esterrefatti, nella clip, dicono: “Renatino, sei il meglio”. L’opinione pubblica ha visto in questo spot un messaggio sbagliato, ovvero che è giusto veicolare determinati principi riguardo al lavoro sottopagato, sfruttato e senza nessuna possibilità di scelta. Tutti aspetti che balzano agli occhi, secondo gli spettatori, in men che non si dica lo spot entra in tendenza social. Ne parla chiunque, perlopiù male.

“Renatino”, lo spot della discordia: Stefano Fresi risponde alle polemiche

Stefano Fresi pubblicità (Getty Images)
L’attore travolto dalle polemiche (Getty Images)

Stefano Fresi, che ha prestato il proprio volto alla pubblicità, attacca chi fa polemica: “Sono stato per anni nel mondo dello spettacolo – spiega – quello non tutelato. Dove vieni pagato spesso in nero. Non accetto lezioni da nessuno sullo sfruttamento dei lavoratori. Sulla comunicazione, invece, sì. Rifletterò meglio sui messaggi che vogliono veicolare gli spot prima di prendere un lavoro”, ha concluso.

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Una sorta di chiarimento dovuto che, in parte, scagiona l’attore ma non giustifica – secondo molti – l’azienda colpevole di aver commesso uno scivolone. Criticità che non si risolverà tanto facilmente, nel frattempo se ne continua a parlare e la questione diventa politica: quanti “Renatino” ci sono in Italia? Forse troppi. Questo non è uno spot, piuttosto un’amara certezza.

 

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