Bebe Vio per i diritti e doveri delle persone con disabilità in occasione del Disability Day rimarca alcuni concetti via social.
Il 3 Dicembre ricorre la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità: una data importante dal 1981 che ha trovato nuovo lustro nel recente passato, presa come riferimento per comprendere come la diversità debba essere considerata un valore aggiunto anziché un peso con cui fare i conti.
I diritti e i doveri di coloro che nascono, crescono e moriranno con una patologia: disabili gravi e non alle prese con il mondo che cambia, sperando di non rimanere indietro. Integrazione sociale al primo posto per favorire l’inclusione, persona prima ancora che (potenziale ed effettivo) malato. C’è altro oltre a una condizione incontrovertibile. Se ne deve accorgere la politica, lo sport e la Giurisprudenza.
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Bebe Vio, sport e diritti: il Disability Day secondo la campionessa
Se dei passi avanti sono stati fatti, il merito è (anche) di personalità forti – nello sport e in qualunque altro campo – che hanno saputo andare oltre e mostrarsi per quello che sono attraverso i propri punti di forza. Una di queste è sicuramente Bebe Vio, campionessa paralimpica di scherma che ha brillato – fra le altre cose – nei contesti di Rio e Tokyo.
Siamo di fronte a una personalità poliedrica che vive e convive con la propria disabilità e soprattutto cerca di far capire che c’è altro su cui porre l’accento. Oltre all’aspetto imprescindibile del sostentamento e della capacità di integrare al meglio persone che partono da una diversa prospettiva di vita: la qualità del vissuto è un’altra cosa. Da questo bisogna partire, traslando un suo motto: “Se sembra impossibile, allora lo puoi fare”. L’ha detto anche al Parlamento Europeo. Tanto perchè non se lo dimentichi nessuno, non solo in questo giorno.
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