La Wta ha scelto di sospendere tutti i tornei in programma a Hong Kong e anche in Cina, vista la situazione poco chiara della tennista Peng Shuai.
La decisione della Women’s Tennis Association è ormai presa ed è stata comunicata dal presidente Steve Simon. Sospesi qualsiasi tipo di tornei in Cina e Hong Kong. Secondo la Wta sarebbero ancora diversi i dubbi circa la libertà di Peng Shuai e la sua “non soggezione a censura e qualsiasi forma di intimidazione“, si legge nella nota di Simon. L’associazione ha spiegato che non vorrebbero quindi far gareggiare le atlete di varie parti del mondo in due luoghi giudicati come non adeguati.
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Nel frattempo anche Novak Djokovic ha offerto pieno sostegno dopo quanto deciso dalla Wta. Secondo il numero uno del tennis, la posizione dell’associazione sarebbe giusta visto quanto sta accadendo in Cina. Il campione ha chiesto dopo l’incontro di Coppa Davis di dover ricevere informazioni più precise e ufficiali sulle condizioni e il benessere di Peng Shuai. “La sua salute è della massima importanza per il mondo del tennis. Una cosa del genere non deve accadere“, ha dichiarato Djokovic.
Le notizie sulla tennista sono state alquanto frammentarie e poco chiare dopo la denuncia di presunti abusi sessuali ricevuti dall’ex vicepresidente Zhang Gaoli con cui avrebbe avuto una relazione. Nel frattempo la Wta aveva già parlato di insoddisfazione dopo le prime rassicurazioni da parte del governo cinese.
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A nulla è servita la videoconferenza di Peng con Thomas Bach, presidente del Comitato olimpico internazionale. La comunità mondiale si dice preoccupata per le condizioni della 35enne cinese, già numero uno al mondo nel doppio femminile, scomparsa per settimane dalla scena internazionale.
Il portavoce del Ministro degli Esteri cinese Wang Wenbin ha commentato la decisione della Wta di sospendere tutte le manifestazione nel Paese e a Honk Kong a seguito della vicenda Peng Shuai. La Cina si “oppone con forza alla politicizzazione dello sport”, ha dichiarato Wenbin.
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