Nel mezzo di una crisi sanitaria durissima, che sta spingendo la Germania nella direzione di misure sempre più dure, si consuma l’addio al popolo tedesco di Angela Merkel.
“Grazie per la fiducia, il più grande capitale in politica“. Con queste parole Angela Merkel, ‘Mutti’ per tanti dei suoi elettori, ha sancito l’addio al Cancellierato tedesco. A breve è pronto a subentrarle Olaf Scholz, socialista a capo dell’esecutivo “semaforo” che vedrà oltre all’Spd anche la partecipazione dei Verdi e dei Liberali dell’Fdp.
“Oggi provo innanzitutto gratitudine e umiltà di fronte all’incarico che così a lungo ho tenuto“, ha detto la Merkel durante la sua cerimonia di congedo. L’evento si è svolto a Berlino, negli spazi del ministero della Difesa. “Vorrei incoraggiare a guardare sempre il mondo con gli occhi degli altri“, ha aggiunto Merkel.
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Merkel, prima dell’addio un complimento all’Italia
L’allora leader della Cdu divenne Cancelliera per la prima volta il 22 novembre 2005, aprendo un’era che durerà 16 anni. Quattro successi elettorali consecutivi renderanno la Merkel elemento centrale della politica tedesca del terzo millennio, in particolare all’interno di governi di Grande Coalizione. Durante il suo mandato ha affrontato tantissime sfide: dalla crisi economica del 2007-2008 a quella dei debiti sovrani del 2011, per arrivare al duro confronto con la Grecia del referendum anti-Troika del 2015 e alla pandemia del 2020.
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E nonostante i momenti di forte incomprensione con l’Italia, simboleggiati dalle frizioni con il nostro governo durante la crisi dei debiti sovrani del 2011, una delle ultime battute di Merkel è stato un elogio al nostro paese. “La situazione in Germania è purtroppo grave, staremmo meglio se avessimo un’incidenza del 150 come in Italia“, ha dichiarato oggi la politica tedesca, interpellata sulla situazione sanitaria attuale e sulla gestione di Roma della pandemia.