Johannes Biacsics, noto negazionista del Covid austriaco, è morto tre settimane fa. La notizia è stata data solo oggi dal figlio, che ha comunque rivendicato l’enfasi sulle “cure alternative” contro il virus promosse dal padre.
Non ce l’ha fatta Johannes Biacsics, tra gli esponenti più in vista del movimento no-vax austriaco. Biacsics è scomparso lo scorso 10 novembre in casa sua. Ma solo oggi è stata appresa la notizia. “In terapia intensiva ci sono prevalentemente persone vaccinate, ho informazioni privilegiate“, aveva recentemente detto il 65enne motivando il suo rifiuto alle cure.
Biacsics aveva contratto il Covid-19 ai primi di novembre, ma dopo l’aggravamento delle sue condizioni respiratorie aveva espresso chiaramente la volontà di non essere ricoverato in ospedale e di non essere sottoposto alla vaccinazione. Tornato nella sua abitazione, aveva avviato “cure” con soluzioni di biossido di cloro, via clistere. Si tratta del principio attivo della candeggina, che negli ambienti scettici verso il vaccino viene visto come una delle possibili, ma ovviamente non funzionanti, cure alternative.
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Covid, Austria: confermato lockdown fino a 12 dicembre
La notizia del decesso di Biacsics è emersa oggi in seguito alle parole del figlio. Questi, dopo aver annunciato la morte del padre, ha ribadito di non credere al fatto che Biacsics fosse davvero stato contagiato dal virus. In seguito, il figlio di Biacsics ha lanciato una raccolta fondi per querelare i giornali che avrebbero messo in dubbio la rilevanza degli studi del padre. Biacsics era noto nel paese per i suoi video e le sue uscite sulla “autoguarigione” e su cure alternative ritenute utili anche a contrastare malattie come il cancro.
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La situazione in Austria per quanto riguarda il Covid è intanto sempre molto difficile, per quanto il tasso di infezione abbia iniziato a diminuire. La Commissione Principale del Consiglio Nazionale del paese ha stabilito oggi che resterà in in vigore fino al 12 dicembre l’attuale lockdown, applicato anche ai non vaccinati. Inoltre, il valore del certificato vaccinale austriaco, il Green Pass di Vienna, è stato portato da 360 a 270 giorni.
