Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie sottolinea in documento la necessità di immunizzare chi, nella fascia tra i 5 e gli 11 anni, presenti fattori di rischio legati all’infezione da Covid-19. Ma resta fondamentale non tralasciare l’immunizzazione degli adulti.
“I bambini di età compresa tra 5 e 11 anni che sono a rischio di Covid-19 grave dovrebbero essere considerati un gruppo prioritario per la vaccinazione, così come in altri gruppi di età“. Lo afferma in un documento l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. L’agenzia europea con sede a Stoccolma si è espressa in riferimento alla necessità di estendere prima possibile la vaccinazione ai minori di 12 anni.
Secondo il documento ‘Considerazioni provvisorie di salute pubblica per la vaccinazione dei bambini‘, pubblicato dallo stesso Ecdc, “anche i bimbi senza fattori di rischio noti sono suscettibili di malattie gravi e di ospedalizzazione. Quindi si potrebbe prendere in considerazione la vaccinazione di tutti i bambini tra i 5 e gli 11 anni. Tenendo conto dell’epidemiologia di Sars-CoV-2 a livello nazionale“.
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Covid, l’Ecdc: vaccinare bambini, senza tralasciare adulti
Ad ogni modo, “la vaccinazione dei bambini non può essere considerata un sostitutivo della vaccinazione degli adulti“, sottolinea l’Ecdc. Ricordando come “l’aumento del tasso di vaccinazione nella popolazione adulta ammissibile rimane la principale priorità di campagne di immunizzazione che cercano di ridurre la morbilità e la mortalità legate a Covid-19“.
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Nella giornata di oggi la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen aveva annunciato che i vaccini Pfizer per i minori saranno disponibili a partire dal 13 dicembre. Qualche giorno fa l’Ema, l’Agenzia del Farmaco Europea, aveva dato il suo via libera al vaccino Pfizer. Per quanto riguarda il nostro paese, è in corso in queste ore la riunione dell’Aifa che si esprimerà sulla vaccinazione per la fascia 5-11 anni.
