Chi è l’uomo che ha molestato la giornalista Greta Beccaglia fuori dallo Stadio Castellani di Empoli dopo la vittoria contro la Fiorentina. Il soggetto è stato identificato dalla polizia.
Lo cercavano a Empoli ma il raggio d’azione sarebbe stato ampio. E’ durata poco la caccia all’uomo della polizia per riconoscere il sedicente tifoso che sabato sera nel post partita di Empoli-Fiorentina ha molestato in diretta televisiva la giornalista Greta Beccaglia mentre stava svolgendo il suo lavoro di inviata fuori lo Stadio Castellani per conto dell’emittente regionale Toscana Tv. L’autore del gesto orribile è stato identificato dagli investigatori che per intervenire attendono la denuncia della giornalista.
Immagini deprecabili che in breve ha fatto il giro del web, il video dell’accaduto virale in poco tempo sui social. Ma sopratutto lo sconcerto forte della vittima che ha proseguito il suo lavoro nonostante uno shock dentro di se non indifferente. Come ha poi raccontato la giovane in una diretta Instagram e poi in una intervista al Corriere della Sera.
LEGGI ANCHE >> Potenza, arrestati affiliati del clan Martorano: 40 misure cautelari
Greta Beccaglia, identificato l’uomo che ha molestato la giornalista
Non solo il video dell’accaduto, gli investigatori hanno visionato anche altri filmati, sopratutto quelli delle telecamere di sicurezza intorno allo Stadio Castellani. Il volto isolato nelle immagini, gli investigatori mantengono il massimo riserbo sulle indagini. L’uomo è stato identificato è un tifoso della Fiorentina.
In un’altra intervista all’ANSA, Greta Beccaglia spiega un dettaglio molto importante sopratutto: “Io stavo lavorando e tutti hanno potuto vedere cosa è accaduto. Certe molestie purtroppo accadono a tante altre donne, lontano dalle telecamere e nessuno può vederle. Non può e deve più accadere” racconta. Immediatamente dopo i fatti e ancora nella giornata di ieri e anche oggi, la giornalista ha ricevuto solidarietà e attestati di stima dal mondo politico tutto, da tifosi e colleghi. La Beccaglia ha ribadito con forza che “vicende come queste non devono più accadere”.
LEGGI ANCHE >> Migranti Bielorussia, Von der Leyen: “Fallito attacco di Lukashenko”
A far riflettere che l’accaduto è avvenuto nella settimana in cui c’è stata la ricorrenza della giornata a sostegno delle donne vittime di violenza. Tutto il mondo delle donne, le organizzazioni che le sostegno e la politica si sono strette al fianco delle vittime. una settimana sconcertante dove si sono verificati anche omicidi. Tutto questo non è bastato, mancava la vergogna del week end. Come sicuramente da condannare e non giustificare la frase del collega della Beccaglia che in diretta le ha detto:“Non te la prendere”. Nonostante l’intento fosse quello di sostenere la giornalista mentre lavorava resta una frase fuori luogo.