Caporalato in agricoltura a Cuneo. Arrestati l’Amministratore delegato e l’animatore della cooperativa Salimo. L’accusa è di intermediazione illecita di manodopera in agricoltura e sfruttamento del lavoro nero.
I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno arrestato due cinquantenni, originari della Costa d’Avorio, da tempo residenti a Cuneo, per intermediazione illecita di manodopera in agricoltura e sfruttamento del lavoro nero. Si tratta dell’Amministratore delegato e dell’animatore della Cooperativa Salimo, ora chiusa. La cooperativa ospitava decine di migranti in appartamenti di diverse zone della città. I braccianti venivano portati, divisi in squadre, con dei pulmini nei campi e nelle aziende agricole.
Da mesi la cooperativa era finita nel mirino della Procura di Cuneo (le indagini erano iniziate a febbraio del 2021). Il fascicolo è stato seguito dal Procuratore Onelio Dodero e dal Sostituto Procuratore Francesca Lombardi. La Procura ha fatto sapere che “sono diverse le indagini in corso sul caporalato in agricoltura in tutto il territorio della provincia”.
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Caporalato a Cuneo, chiusa cooperativa da 250 soci
Durante le ultime settimane sono stati ascoltati oltre 40 lavoratori-soci della Cooperativa Salimo. La Procura di Cuneo ha chiesto che vengano di nuovo interrogati, in incidente probatorio, prima che lascino il cuneese. Poiché la stagione agricola sta volgendo al termine. Salimo, quest’estate, era arrivata a contare oltre 250 soci.
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Gli avvocati Gianluca Vitale e Alessandra Caramello, difensori legali dei due ivoriani arrestati, hanno presentato richiesta di annullamento delle misure cautelari in carcere al Tribunale del Riesame di Torino.