Dopo mesi torna la zona gialla in Italia. Già da lunedì il Friuli Venezia Giulia cambierà colore, facendo scattare subito i divieti per i no vax. Il Presidente della Regione Massimiliano Fedriga anticipa le misure previste dal Governo in vigore dal 6 dicembre.
Da lunedì prossimo, dopo 182 giorni, il Friuli Venezia Giulia torna in zona gialla. Il decreto che prevede la stretta per i non vaccinati, varato ieri dal Governo, entrerà in vigore il prossimo 6 dicembre ma il Presidente della Regione Massimiliano Fedriga ha deciso di accorciare i tempi. Le restrizioni si applicheranno solamente ai no vax e tornerà l’obbligo di mascherina all’aperto anche per vaccinati e guariti.
Il meccanismo di definizione delle zone a rischio resta invariato per quanto riguarda gli indicatori (incidenza dei contagi, tasso di occupazione di terapie intensive e ricoveri ordinari). Cambiano, invece, le modalità di applicazione dei conseguenti divieti, che riguarderanno i non vaccinati, in zona bianca, gialla e arancione. Nelle Regioni che finiranno in zona rossa divieti e restrizioni varranno per tutti.
Covid, quali Regioni rischiano la zona gialla
Anche l’Alto Adige ha anticipato la zona gialla, introducendo nuove restrizioni per frenare la crescita dei contagi Covid-19. Chiuse le discoteche, tornano le mascherine all’aperto. Sui mezzi pubblici obbligatorio indossare la Fpp2, così come all’interno dei negozi.
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Tra le Regioni più a rischio cambio colore si segnala la Lombardia, con un tasso di incidenza settimanale che tocca quota 107 casi ogni 100 mila abitanti, e un netto aumento del numero di pazienti ricoverati in reparti ordinari, da 480 a 686 negli ultimi sette giorni. Situazione critica anche nel Lazio con un’incidenza settimanale di 127 positivi ogni 100mila abitanti e ricoveri in area medica saliti da 579 a 656 nell’ultima settimana.