Arrivano le prime dichiarazioni sul Super Green Pass che dal 6 dicembre cambierà di fatto la vita di molti, limitando molto la quotidianità di chi decide di non vaccinarsi. Il presidente del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, in linea con il suo partito, ha qualche perplessità sulle decisioni prese.
Si va verso il modello austriaco con l’approvazione del Super Green Pass in vigore dal 6 dicembre che chiarisce e modifica alcune regole che dividono i vaccinati, da quelli che attualmente non lo sono, in maniera molto più che netta. Dal 6 dicembre, data dell’entrata in vigore del Super Green Pass, molte cose cambieranno e rispetto a questo cominciano ad uscire le prime reazioni in proposito.
Super Green Pass, la posizione di Fedriga
Il leader della Lega Matteo Salvino si era dichiarato scettico sull’applicazione delle misure del Super Green Pass anche sulle zone bianche per questo aveva chiesto ai ministri della Lega di non partecipare all’incontro. Nel partito però è prevalsa la linea di Massimiliano Frediga, che ha spinto affinché la Lega fosse presente al consiglio dei ministri.
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“Bene la decisione – ha poi dichiarato – di non ricorrere alle chiusure indiscriminate nelle zone gialle e arancioni, garantendo così prospettive e opportunità di lavoro alle attività produttive, e di non introdurre il Green Pass obbligatorio per gli under 12“. Ma se le regole in linea generale hanno riscontrato i favori della Lega, la stessa cosa non si può dire nello specifico: “Esprimiamo però perplessità per le restrizioni in zona bianca, ancorché limitate al 15 gennaio e dunque legate a una temporaneità che risulta rassicurante“. Stessa linea comune che abbraccia anche le perplessità di Salvini e del partito.