Ci sarebbero “intercettazioni compromettenti” a gettare ombre sul caso di Denise Pipitone. Ok da parte dei capigruppo alla Camera alla proposta di una Commissione d’inchiesta sul caso. Intanto, il gip di Marsala si è riservato la decisione sull’archiviazione per Anna Corona, indagata per la scomparsa della bambina.
“Secondo una nostra fonte romana, la chiave di questo giallo sta nelle intercettazioni, che però non si vogliono rendere pubbliche perché sarebbero compromettenti per alcuni personaggi noti, magistrati e politici”. Sono le parole del direttore di Affari Italiani, Angelo Maria Perrino, intervenuto alla trasmissione ‘Ore14’ su Rai2 lo scorso 22 novembre. L’ipotesi di Perrino ha riaperto il dibattito sulla scomparsa di Denise Pipitone, di cui si persero le tracce a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, il primo settembre del 2004.
La prima risposta arriva intanto dalle istituzioni. La proposta di una Commissione d’inchiesta sulla vicenda è stata approvata oggi dai capigruppo alla Camera dei Deputati, su impulso del grillino Giuseppe Brescia. La commissione si insedierà il prossimo 2 dicembre. “Un passo in avanti verso la verità sulla storia della piccola Denise e una speranza in più per tutti gli italiani che vogliono chiarezza e giustizia“, ha commentato in un tweet l’esponente pentastellato, presidente della Commissione Affari Costituzionali di Montecitorio.
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Denise Pipitone, il gip si riserva la decisione sulla richiesta di archiviazione per Anna Corona
Ma anche la situazione processuale è in movimento. Ieri c’è stata la decisione del gip di Marsala, Sara Quittino, di riservarsi sulla richiesta di archiviazione per Anna Corona, madre della sorellastra di Denise Pipitone. “Dobbiamo avere fiducia nella Procura, che oggi abbiamo ringraziato per il lavoro fatto in questi anni, adesso attendiamo questa decisione“, ha dichiarato ieri Giacomo Frazzitta, legale dei familiari della Pipitone.
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Frazzitta si è detto d’accordo invece con la richiesta di archiviazione per Giuseppe Della Chiave, Antonella Allegrini e Paolo Erba. Ovvero gli altri tre indagati al centro del nuovo processo sul caso, aperto dalla Procura di Marsala la scorsa primavera. La posizione della Corona, secondo i legali dei genitori della Pipitone, sarebbe da vagliare ulteriormente a partire da alcune intercettazioni.
Ad esempio, quella in cui la Corona, parlando con la madre, dice “Vuoi sapere chi è stato quella volta? Io cu Giuseppe“, o quella in cui si riferisce a una persona anziana non ancora individuata, dicendo “Basta, basta e quando ti dico non lo nominare.. innominabile lui deve essere… lo devono lasciare in pace a lui…il vecchio non esiste…non deve esistere”. Elementi a cui forse si riferisce Perrino e sui quali la Commissione d’inchiesta appena varata proverà a fare luce.